CATANIA – “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni” (Eleanor Roosevelt); è la frase che ha segnato l’incontro di lunedì 8 maggio tra le studentesse e gli studenti del PON di Telegiornalismo dell’I.C. “Cavour” di Catania diretto dalla Professoressa Maria Gabriella Capodicasa, con il Magnifico Rettore dell’Università di Catania Prof. Francesco Priolo, nella sala Riunioni della sede centrale dellUniversita di Catania. Il Rettore ha dialogato con i ragazzi evidenziando le peculiarità del nostro territorio e la necessità di proseguire gli studi dopo il diploma.
Esperienza entusiasmante ed emozionante per gli alunni accompagnati dalla professoressa Angela Arena. Non è stato il classico incontro, il Magnifico Rettore Priolo, in modo cordiale e entusiasmante, ha risposto alle tante domande dei piccoli giornalisti condividendo la nuova visione di università, della idea di formazione e degli investimenti in termini di capitale umano. Il Rettore ha sottolineato l’importanza di una stretta interazione e collaborazione tra scuola e università che possa favorire la crescita di un territorio, il nostro, in cui l’Università di Catania ne rappresenta un fiore all’occhiello come Ateneo di eccellenza.
Momento di acceso interesse è stata la visita al Museo dei Saperi e delle Mirabilia siciliane e l’intervista alla Delegata del Rettore al sistema Museale di Ateneo e Direttore del museo dei saperi e delle mirabilia siciliane, professoressa Germana Barone. La Prof.ssa Barone ha catturato l’attenzione dei piccoli Giornalisti esponendo l’importanza del “sistema Museale nazionale” dell’ Università di Catania. Inoltre, ha spiegato che il Museo Mirabilie, situato nel Palazzo centrale dell’Università, ha lo scopo di valorizzare e rendere pubblico il patrimonio dei saperi e dei beni che rappresentano il frutto della secolare attività di ricerca, di didattica e di divulgazione dell’Ateneo.
Ceramiche e reperti archeologici, antichi testi e documenti, come le pergamene di laurea settecentesche, crani, scheletri e reperti anatomici, antichi microscopi e strumenti di misurazione, tavole e progetti di illustri architetti siciliani, minerali, insetti, sementi rappresentative delle biodiversità siciliane, animali impagliati, e altro ancora. E grazie al progetto “DReAMIn – Digital REmote Access to Museums and research Infrastructures” i piccoli giornalisti hanno avuto l’occasione di vedere come, recentemente, sono stati digitalizzati alcuni beni del patrimonio museale d’ateneo.
È stata un’esperienza interessante e coinvolgente per i nostri piccoli grandi giornalisti che hanno avuto l’occasione di gettare uno sguardo profondo dentro il mondo dell’Università di Catania.
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