Next’s cool o Next S-chool, assemblea degli studenti al “Concetto Marchesi” di Mascalucia

Next’s cool o Next S-chool, assemblea degli studenti al “Concetto Marchesi” di Mascalucia

MASCALUCIA – Next’s cool o Next S-chool. Un gioco di parole – o calembour – per il tema dell’assemblea di marzo degli studenti delll’I.I.S. “Concetto Marchesi” di Mascalucia.

Dopo oltre un anno dall’esplosione della pandemia, nell’epoca del Covid-19 e della didattica a distanza, i ragazzi del liceo pedemontano s’interrogano sul futuro e sulla scuola che verrà. Ospite d’eccezione Matteo Saudino, docente di Filosofia e Storia, Youtuber amatissimo da studenti e neofiti della filosofia, autore di manuali scolastici e divulgativi. A rappresentare la componente docente il prof. Giuseppe Prigiotti, docente di Filosofia e Storia del “Marchesi”.

Numerosi gli spunti di riflessione sollecitati dai rappresentanti d’istituto degli studenti Giovanni Guarnera, Gabriele Militello, Gianfranco Nolis e Claudia Rao, organizzatori con il Comitato studentesco dell’incontro. Semplice nella sua pregnanza il messaggio emerso dal dialogo con Saudino,  sempre all’altezza delle aspettative per fascino espositivo e sostanza educativa delle argomentazioni.

Nell’epoca della Dad qual è il ruolo della tecnica e degli strumenti tecnologici in pedagogia e nella metodologia didattica?

La scuola è una dimensione erotica in senso platonico, dove la tecnica diventa un mezzo e non un fine. Il fine invece è l’educazione allo spirito critico e alla partecipazione“.

Che cos’è, quindi, la next school, ovvero quale scuola in quale futuro?

Per me cool – ha spiegato col suo piglio enfatico – è “old” school, è una scuola luogo principe della politica, come quand’ero ragazzo. È una scuola libera dalla burocrazia dove, con mente e cuore, s’imparano contenuti indispensabili per fare palestra di democrazia e di solidarietà e per cambiare un mondo incentrato, al contrario, su competizione e prevaricazione. L’uomo è un animale simbolico e pluridimensionale, è il demiurgo che interpreta il mondo con tutti i suoi saperi e crea orizzonti nella prospettiva etica e politica“.

Se l’apoliticità della scuola – come ha ribadito Saudino – crea l’antipolitica e la cittadinanza critica è l’anticorpo della democrazia rappresentativa, “la scuola è l’istituzione nella quale, con rigore ed onestà intellettuale, gli studenti possono conquistare lo spirito critico per cogliere opportunità di innovazione rispetto al passato – ha sottolineato il Dirigente Scolastico prof.ssa Lucia Maria Sciuto – e di progettualità autonoma per costruire il futuro”.

Articolo redatto in collaborazione con la Prof.ssa Mirella Mimma Furneri