CATANIA – Al di là del credo religioso, ma senza per questo volerne svilire il profondo significato cristiano, il Natale, come scriveva San Giovanni Paolo II, può essere considerato la festa dell’Uomo, dell’Umanità intera, e in questa logica il tradizionale scambio dei regali, lontano da ogni ragione consumistica, dovrebbe configurarsi come simbolo di donazione verso l’altro e apertura verso il prossimo.
A questa esigenza di fratellanza ha risposto l’iniziativa promossa dalla Scuola Media “Q. Maiorana”, diretta dalla dott.ssa Gisella Barbagallo, che in occasione dell’approssimarsi del Natale, incontrando l’ONLUS Ibiscus, ha voluto dare un segno concreto di vicinanza nei confronti di chi vive situazioni di sofferenza anche durante quelle feste che dovrebbero rappresentare un momento di serenità.
Ibiscus, Lega per la ricerca ed il trattamento della leucemia e dei tumori del bambino, nasce a Catania nel 1986, su iniziativa di alcuni genitori di piccoli pazienti del Centro di Riferimento Regionale Onco-ematologia Pediatrica del Policlinico di Catania, con il triplice scopo di garantire un’assistenza “globale” ai bambini affetti da patologie tumorali e leucemiche, promuovere l’informazione sul tema presso privati ed enti pubblici e, infine, favorire l’attività di ricerca per la diagnosi e la cura delle malattie onco-ematologiche dei bambini.
Le numerose attività dell’associazione, senza scopo di lucro, e i tanti risultati raggiunti (tra cui la Casa di Accoglienza all’interno dello stesso Policlinico) si devono certamente all’impegno e all’abnegazione di soci e volontari, ma fondamentale è stato e continua ad essere il sostegno, economico e non solo, che viene dalla società civile.
L’acquisto da parte di alunni, genitori e personale scolastico, di panettoni e pandori messi a disposizione da Ibiscus, coordinato dalla referente per la Salute e l’Ambiente, prof.ssa Giulia Condorelli, è così stato per la scuola “Maiorana” un’occasione per far vivere ai ragazzi un’esperienza concreta di “educazione alla cittadinanza” e, nello stesso tempo, una testimonianza di quel senso di umana solidarietà che la comunità scolastica coltiva da tempo.
Soddisfatti dei risultati conseguiti che consentiranno, tra l’altro, l’acquisizione di nuova strumentazione per la diagnostica, la Dirigente Scolastica e i signori Mannino, soci dell’Ibiscus, intervenuti alla manifestazione di chiusura dell’iniziativa benefica, si sono, infine, trovati assolutamente concordi nel voler rinnovare e rafforzare, in futuro, il rapporto tra “Maiorana” e Ibiscus e, a tale scopo, hanno programmato per gennaio l’organizzazione di uno o più incontri formativi con gli studenti sul tema dell’importanza della ricerca scientifica nella lotta alle malattie e ai tumori in particolare.