SAN GREGORIO – I ragazzi della “San Domenico Savio” di San Gregorio si confrontano tra mito e attualità in un percorso teso a reinterpretare i miti, riscoprirli e riadattarli al presente.
È così che Polifemo, essere infernale fuoriuscito dalle viscere della terra, diventa simbolo di qualcosa a noi molto più vicino, la mafia, che può essere sconfitta, secondo i ragazzi, attraverso cultura e solidi valori morali.
Tutti gli studenti della secondaria di primo grado e quelli delle classi quinte della primaria si sono impegnati in questo interessante progetto e, attraverso disegni e fotografie, hanno rappresentato cosa è per loro il mito, dimostrando parecchio ingegno, grande apertura mentale e una sorprendente capacità di associare antico e attuale.
Per il professore Corrado Mombelli, uno dei docenti che si sono occupati di curare il progetto, “coinvolgere i ragazzi in attività dirette sviluppa il loro stesso immaginario”.
“Di inaspettato – ha aggiunto Mombelli – ci sono state le interpretazioni legate al mondo dei fumetti piuttosto che al mondo dei cartoni animati; tutto questo ha reso il mito, che poi è favola sorpresa, attuale attraverso l’immaginazione dei ragazzi”.
Tutti i lavori dei ragazzi sono stati raccolti al’interno di una mostra e a presentarla dal punto di vista interpretativo è stato il professore Orazio Palio, docente di Preistoria all’Università di Catania.
“I ragazzi hanno utilizzato i miti più noti legati alla realtà siciliana: Polifemo, Cariddi, Demetra, Kore, ecc. per riproporre i problemi attuali legati alla mafia, alla cultura, al progresso, tutti rivisti e reinterpretati in chiave mitologica. Questo mi sembra – ha concluso Palio – uno dei tentativi meglio riusciti di questa mostra e mi sembra il modo migliore per riprendere le tematiche dell’antichità e riproporle nel nostro mondo”.
Il vice sindaco di San Gregorio, Ivan Albo, presente all’inaugurazione della mostra insieme all’assessore per le politiche scolastiche, Tea Zitelli, ha portato i saluti dell’amministrazione comunale, sottolineando che “ancora una volta si è trattato di un’importante iniziativa portata avanti dalla scuola che arricchisce il piano dell’offerta formativa non solo per gli studenti sangregoresi ma anche di quelli del territorio catanese che accogliamo in questa scuola con orgoglio”.
L’inaugurazione è stata preceduta da una breve performance messa a punto da alcune studentesse che hanno voluto rappresentare la Sicilia e il suo ruolo nel Mediterraneo, fondamentale fin dall’antichità.