Mascalucia, in scena gli alunni del “Concetto Marchesi” tra dimensioni parallele e déjà vu

MASCALUCIA – Brillante iniziativa proposta dalla Dirigente Scolastica Lucia Maria Sciuto dell’I.I.S. “Concetto Marchesi” di Mascalucia (Catania) di mettere in scena al teatro Stabile del capoluogo etneo uno spettacolo teatrale nell’ambito del progetto P12 Muse al Marchesi che andrà in scena giovedì 2 maggio alle ore 19,45.

Sul palco si alterneranno oltre 45 studenti/attori guidati dalla regia di Salvo Valentino.

Il pubblico è fortemente invitato a partecipare anche alla giornata del 3 maggio quando alle ore 10 sarà replicato lo spettacolo dal titolo Destinazione 900 la cui trama è la seguente: dei misteriosi viaggiatori attendono il treno 999. È una locomotiva a vapore che viaggia attraverso l’universo. Vola, oltrepassando galassie e costellazioni. Ha un’unica destinazione finale: il Novecento. Il cosiddetto secolo breve è dunque la meta temporale, quella logistica è il pianeta Terra. Ognuno dei passeggeri indossa un soprabito e tiene per mano una valigia nera, anonima e un biglietto colorato. Il personale ferroviario a loro disposizione è cortese ed estremamente scrupoloso e si preoccupa di assegnare loro i posti, seguendo come indicazione il colore del biglietto posseduto. Dopo il decollo verso lo spazio infinito, cominciano a delinearsi le personalità di ognuno di essi.

Le proprie storie sembrano intrecciarsi e trovano affinità e legami soprattutto con quelle del vicino di poltrona. Madame Blavatsky, filosofa e medium vissuta nell’Ottocento, con severità e decisione al tempo stesso, è al comando del treno e riesce a guidarlo con la sola forza del pensiero. Un’energia propulsiva e rigeneratrice, materna e rassicurante, si diffonde durante il viaggio e spinge la vettura nel suo percorso cosmico. In un’atmosfera visionaria e metafisica, uomini e donne senza età e senza una fisionomia precisa, si accingono a vivere nel Ventesimo secolo, iniziando a cercare le loro essenze nei segreti della Cabala ebraica e finendo con l’interrogarsi sulla loro natura nelle teorie della metempsicosi platonica e della reincarnazione buddista.

In un gioco a specchio tra dimensioni parallele e déjà vu, il pubblico viene invitato a risolvere il mistero delle identità di ognuno dei personaggi, ripercorrendo i momenti salienti di un Novecento, che sembra, allo stesso tempo, così vicino e così lontano.