Mascalucia, gli studenti dell’Istituto Concetto Marchesi coinvolti nel progetto “Namastè”

Mascalucia, gli studenti dell’Istituto Concetto Marchesi coinvolti nel progetto “Namastè”

MASCALUCIA – Ispirato alle Encicliche di Papa Francesco, “Laudato si” e “Fratelli tutti“, il progettoNamastè” è un Progetto di educazione alla Pace organizzato dall’IIS Concetto Marchesi di Mascalucia, approvato dalla dirigente Lucia Maria Sciuto e coordinato dalla prof.ssa G.Pennisi, nell’ambito delle iniziative di Orientamento, Legalità, sostenibilità e salute a Scuola, di cui è responsabile la prof.ssa A.Cullurà.

Il Namastè, che ha coinvolto circa 150 studenti dei 3 indirizzi della scuola, quest’anno si è “moltiplicato”: 6 gruppi, accompagnati da 14 docenti, hanno approfondito il tema: “La Cura della Casa Comune”, in continuità con i precedenti anni scolastici (questo è il dodicesimo anno!),attraverso tempi di formazione, di riflessione e di Service-Learning sui temi dell’accoglienza, della solidarietà, dell’ambiente, dell’intercultura in collaborazione con la comunità di S.Egidio, il Banco Alimentare, l’associazione Metacometa, il Circolo Laudato Si’, l’Associazione Papa Giovanni XXIII,e l’Associazione Ambientiamo.

Ogni azione è stata utile al fine di implementare in tutti i soggetti coinvolti la capacità di prendersi cura di sé, degli altri, della comunità, dell’ambiente e del mondo in cui viviamo.

Il progetto si è svolto in costante sinergia tra i docenti coinvolti nella gestione dei diversi gruppi e si è concluso il 28 Maggio con un evento green, “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il donare”, attività di condivisione, e gioco, organizzata al parco del Monte Ceraulo, in collaborazione con l’Associazione Ambientiamo che da poche settimane si occupa, in solidum con altre associazioni, della gestione del parco, e con la quale nel corso dell’anno sono stati realizzati momenti di formazione e attività di pulizia del territorio.

Dalla verifica svolta con gli studenti è emerso che tutte le esperienze proposte sono state significative e hanno dato modo di:

  • Vivere atteggiamenti di pace, capaci di alimentare le capacità relazionali individuali.
  • Fare esperienza della proposta pedagogica del Service-Learning: imparare attraverso un’azione di servizio alla comunità, usando le mani, la mente e il cuore.
  • Conoscere e valorizzare le persone, le pratiche e i luoghi di cura che, a partire dal nostro territorio, contribuiscono al nostro ben-essere personale e collettivo;
  • Promuovere ed estendere l’educazione alla cittadinanza, intesa come sfondo integratore ed elemento chiave di tutte le attività educative e di tutte le discipline curriculari.

Una grande scoperta senza dubbio per tutti al Namastè: la possibilità di scoprire, vivere e sperimentare l’empatia. Uno dei gruppi ha cosi sintetizzato l’esperienza di quest’anno: “Nell’esperienza del Namasté e nella vita incontriamo tante persone con le quali stringere legami e creare connessioni, imparando ad ascoltare e andando incontro alle differenze. Con spontaneità, curiosità e genuinità, abbiamo ritrovato spensieratezza e valori da donare alle generazioni future.