Lotta al fumo, nuovo meeting alla Torre Biologica di Catania: Unict all’avanguardia sulla ricerca

CATANIA – Ricercatori provenienti da cinque diversi paesi si riuniranno a Catania per analizzare gli studi sulle sigarette elettroniche e sui prodotti senza combustione condotti dalle maggiori autorità del settore. Questo incontro è organizzato dal progetto scientifico “REPLICA 2.0“, promosso dal Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo (CoEHAR) dell’Università di Catania, con l’obiettivo di colmare il gap metodologico nella ricerca scientifica applicata alla riduzione del danno da fumo.

Il kick-off meeting si terrà il 27 febbraio alle 10 presso la Torre Biologica “Ferdinando Latteri” e prevederà una cerimonia inaugurale seguita da una sessione formativa guidata dal direttore del CoEHAR, Giovanni Li Vol-ti, e dal fondatore del CoEHAR, Riccardo Polosa.

Il team REPLICA, composto da oltre 40 ricercatori provenienti da tutto il mondo, ha già pubblicato diversi studi che dimostrano la minore tossicità delle sigarette elettroniche e dei prodotti a tabacco riscaldato rispetto alle sigarette convenzionali, oltre ad attestare un minor danno vascolare causato dall’uso delle e-cig rispetto alle sigarette tradizionali.

Grazie a questi risultati, l’Università di Catania è considerata attualmente l’ateneo più produttivo al mondo nel campo della ricerca applicata alle sigarette elettroniche, e si trova al centro del dibattito scientifico mondiale sulla scelta delle politiche di sanità pubblica più efficaci per ridurre le morti da fumo nel mondo.

Alla cerimonia inaugurale parteciperanno docenti provenienti da università del Marocco, Indonesia, Serbia e Stati Uniti, mentre i delegati del Rettore per l’Internazionalizzazione e per la Ricerca, la vice-direttrice del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, la direttrice del Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche, il co-principal investigator di REPLICA e il project manager di REPLICA accoglieranno gli ospiti.

Il prof. Giovanni Li Volti ritiene che la globalizzazione della conoscenza e la standardizzazione delle procedure a livello internazionale siano garanzie di qualità per le loro ricerche.