L’Osservatorio di Vaccarizzo: giornalismo etico al plesso rurale dell’I.C.S. “Rita Atria” di Catania

L’Osservatorio di Vaccarizzo: giornalismo etico al plesso rurale dell’I.C.S. “Rita Atria” di Catania

CATANIA – Una nuova voce risuona nel quartiere di Vaccarizzo, area rurale del Comune di Catania, ed è quella dei giovanissimi abitanti del luogo, che hanno deciso di assumersi la loro responsabilità civica argomentando le problematiche – ma anche promuovendo i valori – del loro territorio.

L’iniziativa è collegata al progetto di giornalismo al quale un nutrito gruppo di studenti di prima e terza media del plesso Vaccarizzo dell’I.C.S. “Rita Atria”, coordinati dai loro docenti, ha partecipato con grande entusiasmo, creando una vera e propria “testata” giornalistica, dedicata alla realtà nella quale vivono.

L’intestazione di quella che è destinato a diventare una pubblicazione periodica è “L’Osservatorio di Vaccarizzo“, e già dal nome esprime la volontà degli studenti del plesso in oggetto di essere consapevolmente presenti rispetto alle reali tematiche di “casa” loro: per un verso rilevando e denunciando le carenze strutturali e nei servizi che affliggono il quartiere, per altro verso divulgando i punti di forza del territorio, certi che la straordinaria Bellezza naturistica di Vaccarizzo nonché le sue connotazioni sociali – distanti dal caos e dall’impersonalità della città – possano essere il volano per il riscatto del quartiere, da troppo tempo ormai dimenticato dai catanesi e dalle istituzioni che li rappresentano.

Pur consapevoli che l’amministrazione etnea sta profondendo sforzi significativi per riqualificare Vaccarizzo, gli studenti dell’Istituto “Rita Atria” scelgono di non stare più a guardare e, piuttosto, di cominciare ad “osservare”, consigliare, chiedere e, soprattutto, offrire: il loro giovanile e attivo entusiasmo, attraverso il quale contribuire al recupero di un pezzetto di mondo a misura d’umanità.

Cambiare si può – ha dichiarato la Dirigente Scolastica, Prof.ssa Concetta Tumminiae gli studenti del plesso di Vaccarizzo intendono dimostrarlo, ‘osservando’, divulgando e agendo“.

Viva il giornalismo etico!