L’Istituto alberghiero “Karol Wojtyla” di Catania incontra Libera Impresa per la Coppa della legalità

L’Istituto alberghiero “Karol Wojtyla” di Catania incontra Libera Impresa per la Coppa della legalità

CATANIA – Giorno 26 febbraio, presso l’Istituto alberghiero “Karol Wojtyla” di via Anfuso a Catania, si è svolto il primo incontro Coppa della Legalità, il Progetto promosso dall’Associazione Antiracket Libera Impresa e dall’Associazione Nazionale Magistrati del capoluogo etneo, a cui hanno aderito tutte le Forze dell’Ordine.

Dopo l’inaspettato successo ottenuto lo scorso anno, ottenuto dai ragazzi della scuola, e per inciso del suddetto plesso, la scelta della location del primo incontro non è stata casuale. Il progetto rientra nel PTOF d’Istituto e nell’attenta formazione alla legalità e a una cittadinanza attiva che l’Istituto s’impegna a dare ai propri studenti quotidianamente.

Hanno preso parte all’Incontro il commissario della Squadra Mobile di Catania dottor Giuseppe Tomarchio, il quale ha raccontato esempi di estorsione come il cavallo di ritorno; la dottoressa Grazia Iellamo – vice questore aggiunto della D.I.A. -, che ha spiegato agli studenti il ruolo e la nascita della direzione investigativa antimafia; il giudice dottor Nunzio Trovato invece ha riportato con molta cura tutti i fenomeni legati al racket dando indicazioni sulle pene previste per questi reati; il capitano della compagnia della Guardia di Finanza di Paternò (CT), dottor Giuseppe Todisco che ha spiegato in modo esauriente l’articolo 53 della Costituzione Italiana e infine il sottotenente Salvatore Lentini della compagnia carabinieri di Piazza Dante, che ha rievocato simpaticamente episodi della sua carriera legati ad arresti per estorsione.

La mattinata è stata condotta dal dottor Rosario Cunsolo, presidente di Libera Impresa, che ha raccontato alcune vicende seguite personalmente e dall’associazione, riuscendo a salvare famiglie dalla morsa del pizzo e dell’usura.

Si è parlato di racket dell’estorsione, dell’usura e dei fenomeni mafiosi. È intervenuto anche il signor Salvatore Strano, vice presidente di Libera Impresa che ha raccontato la sua esperienza di vittima dell’usura, il suo inferno, la sua rinascita. I ragazzi sono rimasti incollati alle sedie a lungo e molto attenti a tutti gli interventi, hanno rivolto tante domande e hanno ricevuto risposte soddisfacenti.

Adesso sono pronti a cimentarsi nel concorso con vari elaborati e produzioni richieste dal bando.