l’IC “San Giorgio” in prima linea per la difesa dei diritti delle donne iraniane – VIDEO e FOTO

l’IC “San Giorgio” in prima linea per la difesa dei diritti delle donne iraniane – VIDEO e FOTO

CATANIA – L’Istituto Comprensivo “San Giorgio” di Catania, lunedì scorso, ha aderito con entusiasmo all’iniziativa artistica denominata “La treccia” “Quando si parla di diritti siamo tutte intrecciate“, promossa dal Collettivo Femminile “MaleTinte“: presenti gli alunni delle classi II C e III D in rappresentanza di tutta la scuola, che, insieme ai loro docenti, hanno materialmente “installato” il progetto, contribuendo così alle azioni di sensibilizzazione messe in atto in tutto il mondo in difesa dei diritti delle donne iraniane e, più in generale, di tutti i popoli.

IL PROGETTO “LA TRECCIA”

Le MaleTinte, collettivo di Catania in dialogo con il collettivo WaW di Roma, Chiara Gelmini di Trieste, Alice Lotti di Torino, hanno ideato e realizzato un segno grafico, una installazione dal nome “La Treccia“. Si tratta di un manifesto che mostra il profilo di una donna di ogni età e provenienza alla cui treccia aggiungere tessuti, lacci, corde, parole scritte, fili di lana, fiori, qualsiasi idea possa unirsi in un “nodo di desideri, di presenza, di continuità“, come si legge sulla loro pagina Facebook, “uniti all’urlo di indignazione e proteste delle donne iraniane in una proposta che mira a una partecipazione collettiva più ampia possibile perché mai nel silenzio passi la violenza e perché l’arte possa essere linguaggio di una comunità varia e in ascolto che risponda con fermezza alla violazione dei diritti e della libertà d’espressione“.

Metafora visiva di unione, cooperazione e solidarietà, simbolo della lotta delle donne Iraniane, che si eleva a simbolo universale delle lotte per il riconoscimento e la liberazione dei diritti delle donne e di tutti“,  il 25 novembre scorso, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne , “La Treccia” ha iniziato il suo percorso in diverse città italiane, dove è stato affisso per strada il manifesto – a Catania in zona “Pescheria” – a cui “ognuno potrà legare un filo, una corda, un laccio, un biglietto, un fiore, un sogno, una foto, una preghiera, un voto…“.

Vorremmo – scrivono le MaleTinte –  che La Treccia unisse più artistə, scuole, associazioni perché ogni individuo possa sentirsi chiamato a un gesto simbolico di colore e voce per una causa non lontana, che muta in tante forme e declinazioni, inaccettabili e mostruose. C’è urgenza che il linguaggio della violenza si rompa, si rifiuti, si neghi. La strada è lunga ma crediamo che continuare a percorrerla possa aprire a nuove possibilità, nuovi precedenti, nuovi riferimenti, che la voce di tuttə noi possa essere una cassa di risonanza e anche un balsamo per il dolore di popoli e persone“.

Dato il successo e la diffusione del progetto, il manifesto è stato tradotto in diverse lingue, comprese quella persiana e giapponese, sotto richieste da parte di Paesi venuti a conoscenza dell’iniziativa.

LA REALIZZAZIONE DE “LA TRECCIA” ALL’ I.C. “SAN GIORGIO” DI CATANIA

Lunedì 19 dicembre, “La Treccia” arriva all’Istituto Comprensivo “San Giorgio”, su iniziativa della prof.ssa Magda Agostino e con la supervisione e collaborazione del Dirigente scolastico, prof.ssa Concetta Manola, sempre pronta ad accogliere e divulgare messaggi di solidarietà, di inclusione e di valorizzazione dei diritti umani.

Quando la scuola è un di più, – afferma Magda Agostino – quando ci si riunisce per qualcosa di bello, dove il bello ha il significato di sentire quello che stai facendo. Non un compito, ma, esprimere te stesso: ed eccoci intrecciati tutti e tutte in questa iniziativa artistica dove docenti e alunni hanno partecipato con sentimento di vicinanza alle donne iraniane, che poi non sono tanto lontano da noi. In prima fila, i giovani, i nostri discenti, corrono lungo questa treccia, e noi docenti assieme a loro. Ogni singolo individuo può fare la differenza! Anche in silenzio, anche nei sorrisi nascosti, anche nel battito del chiodo, noi sappiamo e lo vogliamo urlare, perché, ognuno di noi, cerca e crede in un mondo migliore“.

Amorevolmente realizzata dalle ragazze e dai ragazzi dell’Istituto“, esclamano Laura D’Agate e Claudia Coronaè stata un’emozione enorme. Noi li abbiamo accompagnati nel processo creativo, li abbiamo osservati mentre, dediti al loro lavoro, riflettevano su quanto si era detto durante una giornata pregna di significati e condivisione“. “Ci ha colpito molto – continuano –  la quantità di materiale che hanno prodotto: trecce in corda, striscioni con scritte di varie lingue, fiori di carta, cuori, le onde di un mare libero, dediche. Sono stati appesi feticci personali da collegare ad un discorso più ampio sulla libertà e la partecipazione“.

Il lavoro è stato introdotto dalla vice preside, prof.ssa Ina Brex, che ha “ammaliato” i ragazzi con i suoi racconti e aneddoti personali in tema di “libertà”, in particolar modo quando ha fatto ascoltare loro il brano del gruppo musicale dei Clash, “Rock the Casbah”.

       

Molto consistente il contributo delle professoresse Anna Tonsi e Valeria Cannizzo, che hanno lavorato, con passione e dedizione nei giorni precedenti all’iniziativa, rendendo possibile che”l’urlo in difesa dei diritti di tuttə continuasse il suo percorso“.

LA VIDEO INTERVISTA

LE FOTO