“La volontà delle donne può cambiare la storia”, video incontro al Liceo Regina Elena di Acireale

“La volontà delle donne può cambiare la storia”, video incontro al Liceo Regina Elena di Acireale

ACIREALE – Nel pomeriggio di martedì 8 marzo scorso le ragazze e i ragazzi di nove classi del Liceo Regina Elena, coordinati e moderati dalle prof.sse Clara Grasso e Graziella Spina, si sono ritrovati con il loro Dirigente Scolastico prof. Sebastiano Raciti, le/i loro insegnanti e altri intervenuti, alla presenza dell’Assessore alle Pari opportunità nonché Vicesindaco, dott.ssa Palmina Fraschilla, e del primo cittadino, ing. Stefano Alì, per raccontare le storie di sette donne vissute fra il IV e il XX secolo, al cui approfondimento hanno lavorato dal mese di dicembre.

Donne, più che note o quasi sconosciute, ma tutte animate da una passione che le ha portate a lasciare traccia di sé nel proprio tempo e oltre: Ipazia che amava il dubbio, Eleonora di Mora che amava la giustizia, Artemisia Gentileschi che amava la verità, Johanna Van Gogh – Bonger, vedova di Theo Van Gogh e cognata del grande Vincent, che amava tenacemente la bellezza, Sibilla Aleramo che amava l’autenticità, Agnese che amava la libertà, forse senza saperlo, e infine Frida Kahlo che amava semplicemente la vita.

Allo scopo di raccontare ciascuna delle suddette storie, le ragazze e i ragazzi del Regina Elena, guidati da una squadra molto coesa di docenti, si sono preparati leggendo libri o saggi (e in alcuni casi anche vedendo film): Ipazia, La vera storia di Silvia Ronchey, La rivoluzione della luna di Andrea Camilleri, La passione di Artemisia di Susan Vreeland, La vedova Van Gogh di Camilo Sánchez, Una donna di Sibilla Aleramo, L’Agnese va a morire di Renata Viganò, Frida. Una biografia di Frida Kahlo di Hayden Herrera.

Il libro e il racconto sono stati al centro del progetto come strumenti privilegiati di conoscenza e autoconoscenza, capaci non solo di stanare dalla loro posizione marginale nella storiografia vicende tanto straordinarie quanto, in alcuni casi, poco note, ma anche di suscitare nelle ragazze e nei ragazzi riflessioni e domande sulla propria identità e sulla propria volontà di essere o meno protagonisti e agenti di cambiamento della storia. Nelle speranze di chi ha ideato il progetto questo lavoro dovrebbe aver avuto l’effetto di distogliere, almeno temporaneamente, l’attenzione delle nostre giovani (come dei nostri giovani) da quel modello di femminilità purtroppo dominante che le riduce a semplice oggetto di desiderio, proponendo alternative storicamente determinate e quindi credibili. Per questo in ogni sua fase il progetto si è svolto all’insegna del più largo coinvolgimento possibile così di alunne e alunni, come di docenti, dando vita ad una meravigliosa sinergia che lascia sperare in una scuola intesa come rete e comunità educante.

Il progetto non si chiude tuttavia con il momento appena trascorso della condivisione delle storie. Infatti, per non dimenticare questi racconti, per conservarli nel tempo e possibilmente moltiplicarli, le ragazze e i ragazzi del Liceo Regina Elena costruiranno un sito in cui confluirà tutto il materiale utilizzato e prodotto durante lo svolgimento del progetto 8 marzo, un archivio virtuale messo a disposizione di chiunque voglia conoscere la storia dal punto di vista delle donne.

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