La Scuola “Maiorana” di Catania a confronto con la Giornata della Memoria

La Scuola “Maiorana” di Catania a confronto con la Giornata della Memoria

CATANIA –La gente è stufa di sentire parlare di ebrei, è una cosa noiosa! Tra qualche anno sulla Shoah ci sarà una riga sui libri di storia e poi non ci sarà nemmeno più quella”. È questo uno dei passaggi più intensi, drammatici, della dichiarazione recentemente rilasciata dalla senatrice a vita, Liliana Segre, in occasione della presentazione delle iniziative previste a Milano per la Giornata della Memoria del 27 gennaio.

Uno sfogo probabilmente, forse una provocazione, che tradisce, però, la preoccupazione che la routine di certe celebrazioni, l’assuefazione a un dolore di prammatica, privo del necessario ragionamento su come si sia potuta concretizzare una tale tragedia, nel tempo si possano trasformare nel rigetto e quindi nella negazione dello stesso Olocausto. Ogni popolo, ogni nazione, ogni uomo ha, certamente, il compito di fare in modo che ciò non avvenga e la Scuola, va riconosciuto, da sempre porta avanti questa sfida con la sua quotidiana azione di contrasto ad ogni forma di odio e discriminazione.

Numerosissime, quindi, in tutti gli istituti scolastici del nostro Paese sono, in questi giorni, le iniziative di alto valore educativo legate al ricordo dello sterminio degli ebrei. Mostre, concorsi letterari ed artistici, visite guidate, letture ed incontri con gli ultimi testimoni di quell’orrore, diventano, così, occasione per guidare le giovani generazione ad una profonda e più generale riflessione sul valore della vita umana.

Con questo obiettivo la Scuola secondaria di I grado “Quirino Maiorana” di Catania, diretta dalla dott.ssa Gisella Barbagallo, referente del progetto la prof.ssa Chiara Crifò, ha organizzato per le classi terze la visione, al cinema Lo Po’, del film d’animazione “Anna Frank ed il diario segreto” del regista israeliano Ari Folman. Presentato fuori concorso a Cannes nell’estate del 2021, il film, sostenuto dall’ “Anne Frank Fonds” di Basilea, in partnership con l’UNESCO, la Claims Conference, la Fondazione della Memoria della Shoah, è stato accolto con favore in tutti i paesi occidentali nonostante – o, forse, grazie a – l’originale rilettura della nota storia della giovane ebrea tedesca fuggita ad Amsterdam all’epoca delle persecuzioni naziste, arrestata e deportata ad Auschwitz e, quindi, morta nel campo di concentramento di Bergen-Belsen.

Protagonista della vicenda, ambientata ai giorni nostri, è infatti Kitty, l’amica immaginaria a cui Anna indirizza le pagine del suo diario, che prende magicamente vita quando un violento temporale distrugge la teca in cui è custodito il prezioso volume nella casa-museo di Amsterdam. Sulle orme di Anna, dall’Olanda a Bergen-Belsen, Kitty incontrerà diversi personaggi e affronterà numerose avventure finché, tornata ad Amsterdam, scoprirà che il governo locale è intenzionato a rimpatriare nelle loro terre di origine un gruppo di immigrati clandestini da lei conosciuti. Il mondo ha quasi divinizzato Anna, ne perpetua il suo ricordo, ma nei fatti – commenta Kitty, come oggi fa la senatrice Segre – non ha compreso, o ha voluto dimenticare, il significato del suo sacrificio, il suo invito ad aiutare e difendere ogni essere umano.

Un invito che i ragazzi della “Maiorana”, opportunamente preparati dai loro docenti, nell’atmosfera di condivisione collettiva che solo la visione di un film al cinema riesce a creare, hanno, invece, fatto proprio manifestando grande attenzione e partecipazione attiva ad un’esperienza nella quale il racconto del passato, mescolandosi con la drammaticità dei tempi presenti, diviene messaggio attuale e speranza per il futuro.