La scuola come unico antidoto alla violenza diffusa tra i giovani

La scuola come unico antidoto alla violenza diffusa tra i giovani

CATANIA – Le pagine di cronaca delle ultime settimane si sono riempite di fatti di violenza inaudita diffusa tra i giovani che spesso hanno portato a conseguenze gravissime: traumi, ferite e, in alcuni tragici casi, la morte.

Queste vicende sono state analizzate da diversi punti di vista, ma cosa è necessario fare per prevenirle? Come è possibile creare una società più tollerante e meno aggressiva? Qual è l’organo, l’ente o l’insieme di istituzioni che possono realmente cambiare le cose? La risposta è semplice ma non banale: la scuola.

La scuola, fin dall’inizio, è il luogo preposto per la formazione dell’essere umano inteso come individuo sociale, orientato al confronto costante con gli altri. È proprio all’interno della scuola, subito dopo che in famiglia, che una persona inizia a comprendere, a decifrare e a gestire le proprie emozioni.

Perché questo istituto è così importante?

La scuola gioca un ruolo fondamentale nella formazione dell’essere sociale, sin dai primi anni di vita trasmette le regole base di convivenza e prepara i bambini all’autonomia”, spiega la professoressa Francesca Passalacqua, docente di sostegno e responsabile di numerosi progetti all’interno del Circolo Didattico Fava di Mascalucia.

Come si manifesta l’intervento e il sostegno della scuola? 

Innanzitutto il contatto costante – che a causa dell’emergenza sanitaria è stato bruscamente interrotto – tra insegnanti, educatori e alunni permette di individuare sul nascere le situazioni di difficoltà e di conseguenza di agire prima che possano degenerare. Il primo passo è quello di instaurare un rapporto di dialogo e di fiducia con i genitori che sono i nostri alleati migliori“.

Quali sono gli strumenti fondamentali per intervenire? 

In base alla mia esperienza, ormai ventennale, dopo aver costruito un saldo dialogo con i genitori, che con noi condividono annualmente il ‘Patto di Responsabilità’, esistono degli strumenti organizzativi fondamentali. Noi abbiamo creato lo ‘Sportello amico’, un luogo di incontro e di dialogo, supportato dalla figura di uno psicologo, a cui si possono rivolgere sia gli studenti, in modo discreto e anonimo, sia i genitori. Questo è uno elemento estremamente efficace nell’individuazione di qualsiasi tipo di problematica. Esistono anche dei progetti mirati alla sensibilizzazione contro il bullismo e il cyberbullismo – una piaga da non sottovalutare mai perché può avere effetti devastanti sulla psicologia dei bambini – che vengono ben accolti dai ragazzi di tutte le età“.

Un fattore essenziale nella formazione – didattica e umana – dei ragazzi è la coalizione di tutti i soggetti coinvolti all’interno degli istituti scolastici con la famiglia e i genitori, alleanza che mai come in questo periodo  va rafforzata a favore della ripartenza.

È fondamentale che le attività didattiche vengano rimesse in sesto poiché i più piccoli, essendo degli individui in mutamento, potrebbero subire le conseguenze peggiori dal punto di vista psicologico.

La scuola, oltre a essere un’anteprima della società in cui i giovani si dovranno confrontare assumendo delle decisioni responsabili, è un presidio costante di legalità che fa parte della vita e della crescita dei ragazzi, diventando un punto di riferimento per tutte le persone coinvolte nella formazione e nell’evoluzione dei futuri adulti.