“La Rivoluzione delle rose. Storie di lotta, innovazione e santità”: le ragazze e i ragazzi del Liceo Regina Elena raccontano

ACIREALE – Per il terzo anno consecutivo il progetto 8 marzo presso il Liceo “Regina Elena” di Acireale si è concluso nell’orto della scuola. Nelle mattinate scolastiche dell’8 e 9 marzo (e nel pomeriggio di giorno 8, in un incontro pubblico cittadino inserito nel calendario del “Mese delle Cultura” del Comune di Acireale) le ragazze e i ragazzi di nove classi del Liceo “Regina Elena” hanno raccontato le vite di attiviste, combattenti, rivoluzionarie e sante che in varie epoche sono state agenti modificatrici della storia: Agata, Chiara d’Assisi, Giovanna d’Arco, Olympe de Gouges, Mariana Pineda, Anna Maria Ciccone, le “Pioniere” dell’Europa Unita.

Ancora una volta le studentesse e gli studenti del “Regina Elena” hanno partecipato attivamente alla costruzione del sapere storico, innanzitutto nel lungo lavoro di preparazione, svolto con il supporto di una squadra ormai ben collaudata di docenti, sulla scorta di fonti alternative a quelle manualistiche, sempre necessarie, ma non sufficienti a illuminare l’intreccio fra microstoria e “grande storia” in cui risiede la verità storica (o per lo meno la possibilità di comprenderla). In secondo luogo, nel momento dell’ “esibizione”, sia a scuola, sia nell’incontro pubblico cittadino, le ragazze e i ragazzi si sono messe e messi generosamente in gioco, dimostrando ancora una volta l’efficacia delle metodologie didattiche coinvolgenti e che promuovono il protagonismo nella vita scolastica (come nella storia).

Il filo conduttore del lavoro di quest’anno è stato il ricordo dell’operato della prof.ssa Rosa Oliva e dell’idea che lo ha animato: la strada maestra dell’innovazione è la bellezza. È sembrato che questa idea fosse ben esplicitata nel nome di un evento storico dei primi anni del ventunesimo secolo, la “Rivoluzione delle rose”, che destituì il capo del governo georgiano Eduard Ševardnadze “a suon di rose” (folle di manifestanti invasero le piazze e le vie della capitale impugnando rose per protestare contro presunti brogli elettorali). Da qui il titolo dell’8 marzo 2024. Lo ha ricordato in apertura il Dirigente Scolastico, prof. Sebastiano Raciti, che ha sottolineato l’importanza di non disperdere “il profumo” che certe idee, esperienze e persone hanno emanato e continuano ad emanare anche se ormai lontane.

La bellezza che Rosa Oliva costruì ed insegnò a costruire nell’Orto dei semplici (che presto le sarà intitolato) può essere considerata un valido antidoto allo “scandalo” della Storia, che “continua” seminando puntualmente ed inesorabilmente orrore. L’esperienza dolorosa di questo scandalo, ma anche l’invito alla compassione reciproca per resistervi sembrano i messaggi più urgenti che la lettura del romanzo di Elsa Morante La Storia riesce a trasmettere efficacemente. Ed è per tale ragione che quest’anno il progetto 8 marzo ha voluto ribadire il valore formativo del capolavoro di Morante, auspicando che le esperienze pionieristiche della sua lettura a scuola, per quanto ancora isolate presso lo stesso Liceo “Regina Elena”, possano estendersi e diventare una buona pratica, che se anche non sancita da una norma, si tradurrebbe in un sicuro ed inestimabile arricchimento del patrimonio etico ed estetico delle studentesse e degli studenti liceali.