Istituti a Librino, precisazioni di 21 dirigenti

CATANIA – Dopo avere ricevuto una lettera aperta a firma di 21 dirigenti degli istituti scolastici etnei la redazione di NewSicilia.it, riporta testualmente le parole contenute in merito alla questione della creazione di istituti omnicomprensivi a Librino. Tale lettera è una risposta all’articolo del 21 marzo pubblicato dal giornale La Sicilia. 

“In merito alla costituzione di istituti omnicomprensivi a Librino i dirigenti scolastici, dopo aver manifestato democraticamente la loro legittima opinione, semplicemente perché tale istituto giuridico non è previsto dalle vigenti disposizioni normative, seppur favorevoli alla nascita di una nuova scuola superiore nella stessa zona della città, sono stati oggetto nelle ultime settimane di gratuiti, continui, costanti, quotidiani attacchi mediatici nei confronti dei quali hanno scelto di rimanere in silenzio, forti delle motivazioni delle loro opinioni nonché per decoro e stile professionale non incline alle futili e distorte polemiche pubbliche. Tuttavia dopo l’ennesimo articolo uscito sul quotidiano La Sicilia il 21 marzo, non possono perseverare nel silenzio a fronte di un attacco furioso e oltraggioso nei confronti di tutto il personale della scuola docenti ed Ata nonché degli stessi dirigenti che hanno avuto l’ardire di sostenere “resistenze corporative” ossia di esprimere parere difforme a quello sostenuto unilateralmente dalla logica politica. Il tutto in assenza di dialogo, di ascolto e di confronto costruttivo e nonostante i pareri contrari espressi dal competente tavolo tecnico regionale e da alcune associazioni professionali di categoria. Quello che stupisce nella vicenda in parola infatti, oltre all’esito, è il metodo usato, fondato su attacchi personali e su denigrazioni malevoli nei confronti di chi apertamente e democraticamente riteneva di partecipare come interlocutore qualificato ad un dibattito culturale ed educativo. I dirigenti scolastici nell’esprimere la loro opinione non difendevano certo incomprensibili equilibri ed interessi consolidati come si legge nell’articolo del giornale La Sicilia. L’illazione fatta passare dai mass-media attraverso la voce dei politici comunali e regionali di dirigenti detrattori è strumentale e squallida. Si fa infatti fatica a pensare quali possano essere gli interessi personali dei dirigenti di altro ordine di scuola e/o di altra provincia non direttamente coinvolti nella vicenda ma responsabilmente preoccupati del destino della scuola”.