Intercultura in primo piano all’I.C. San Giorgio: commemorazione dei defunti e Halloween – Analogie e differenze

Intercultura in primo piano all’I.C. San Giorgio: commemorazione dei defunti e Halloween – Analogie e differenze

CATANIA – Le tradizioni sono lo specchio di tutte le civiltà. Presso l’Istituto Comprensivo “San Giorgio”, a ridosso di Halloween, sono state svolte attività , dai più piccoli ai più grandi, per conoscere meglio analogie e differenze tra festività diverse.

Nelle classi 5^C e 5^D del plesso Borsellino, durante le lezioni di Inglese, dedicate all’intercultura, gli alunni hanno strizzato l’occhio alle antiche tradizioni siciliane per la “festa dei morti” con cui nonni e genitori sono cresciuti. Si sono messe a confronto la storia delle celebrazioni anglosassoni di Halloween con le nostre, la celebrazione dei defunti, che profumavano di cacao, cannella e spezie, risuonavano del vociare festante dei bimbi alla ricerca dei “regali dei morti” e in cui la visita ai cimiteri si intrecciava alla “leggenda del
crisantemo“, che le maestre reiteravano anno dopo anno. Alunni e docenti, attingendo alla memoria di famiglia, hanno condiviso un ricordo, un racconto per mantenere vive le tradizioni e hanno assaporato dolci tipici e dolcetti di nuova generazione. Antico e moderno si sono abbracciati nell’incanto degli occhi e nell’esplosione di gioia del palato dei piccoli.

Nella scuola Secondaria di Primo grado, gli alunni della III A e III C hanno celebrato “El Día de Muertos” truccandosi con grande maestria e condividendo un momento di scambio culturale che approda ad un’usanza antichissima che è diventata Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Durante la lezione di Lingua Spagnola, sono state svolte delle ricerche su quando, dove e perché si celebra questa Commemorazione e approfondimenti su decorazioni , dolci tipici e trucco. Da qui, dopo aver condiviso tutti assieme quanto sia importante mantenere vivo il ricordo dei cari che non ci sono più, si è passati al compito di realtà: celebrare la vita e truccarsi proprio come fanno in Messico. E’ nato un momento di grande partecipazione, inclusione e socializzazione. Tutti gli alunni si sono suddivisi in maniera autonoma in truccatori e modelli per rappresentare al meglio la “Catrina”, o meglio la “Calavera” messicana sui propri volti. Questa usanza risale agli aztechi e vuole significare rinascita e resurrezione, mantenendo una connessione spirituale con chi ci ha lasciati.



Conoscere e approfondire usi e costumi di altri paesi, ci rende tutti più aperti e consapevoli delle diversità e delle analogie con la nostra cultura di appartenenza; inoltre, ci consente di accettare il “diverso” come arricchimento personale e ci prepara ad essere cittadini attivi. “La Festa dei morti. Nostra! Sempre nel cuore e nella memoria! La festa di Halloween, acquisita strada facendo, di importazione e, certo, recante anche un suo significato! Un appello, tuttavia: che il nuovo e più recente non soppianti l’antico e bello delle nostre radici, la nostra identità e il tesoro e patrimonio delle nostre tradizioni!“, il pensiero testuale della Dirigente Scolastica, prof.ssa Concetta Manola; “e poi, un fiore ai cari che non son più fisicamente con noi, anche da parte dei più piccini, non è idea da aborrire ma serena percezione e avvicinamento a Vita e, quindi, anche Morte“.

LE FOTO DELLE ATTIVITÁ