CATANIA – “Riceviamo dal corpo docente dell’Alberghiero Wojtyla, plesso di viale Tirreno, una nota e del materiale visivo che pubblichiamo integralmente”.
Tempi duri per le scuole catanesi, alle prese con i soliti annosi problemi di edilizia scolastica, particolarmente aggravati dalle ultime piogge torrenziali. Mai come in questi giorni tv locali e giornali riportano video e immagini di intonaci caduti, plafoniere che si staccano dal soffitto, acqua piovana che filtra dagli infissi, istituti con decine di aule chiuse per inagibilità.
Noi docenti dell’Alberghiero “K.Wojtyla” di Catania, sede di viale Tirreno, direttamente chiamati in causa da alcuni recenti servizi giornalistici enfatizzati, sentiamo l’esigenza di esprimere il nostro dissenso e risentimento su quanto è stato ingiustamente pubblicizzato in modo parziale e non reale. Ferme restando alcune problematiche strutturali, per le quali, su sollecitazione del Dirigente Scolastico, sono stati programmati nell’immediato interventi risolutivi da parte degli Enti Locali competenti, riteniamo che sia necessario puntualizzare che il nostro plesso è profondamente radicato nel territorio di S. Giovanni Galermo che presenta già gravi criticità sociali, ambientali ed economiche.
Una pretestuosa “informazione”poco finalizzata al bene della comunità e fortemente denigratoria senza fondamento, mette in secondo piano il ruolo essenziale che la scuola ha svolto e continua a svolgere nella promozione dello sviluppo personale, professionale e sociale delle nuove generazioni in un contesto ad alto rischio di dispersione scolastica, quale è il territorio in cui operiamo con professionalità e dedizione. Ogni docente, ogni operatore scolastico quotidianamente esprime un altissimo impegno nello svolgimento del proprio lavoro, andando anche oltre le proprie strette mansioni. Prova ne sia che, nonostante le difficoltà connesse al periodo pandemico, non un solo giorno di scuola è andato perduto, essendoci subito attivati per organizzare una DAD che fosse fortemente inclusiva, fornendo agli studenti più disagiati gli strumenti tecnologici necessari cui la scuola si è fatta promotrice sopra ogni aspettativa.
La ripresa dell’attività didattica in presenza ha permesso ai nostri ragazzi, tra i quali quelli con bisogni speciali che rappresentano una realtà di consolidata inclusione, di tornare a frequentare proficuamente i nostri laboratori, che per dotazioni e strumentazioni sono considerati tra le eccellenze a livello regionale. Ogni anno il nostro plesso ha realizzato attività e progetti che hanno visto realizzarsi in profonda sinergia tra l’Istituzione scolastica e il territorio, quali ad esempio, il pranzo di beneficenza in occasione del Santo Natale (a cui viene invitata la popolazione del quartiere), la preparazione dei Pani votivi di S. Giuseppe, suggestivo richiamo alle antiche tradizioni popolari della nostra terra e altre ancora. Queste attività che tanto coinvolgono i nostri studenti sono solo state sospese a causa della pandemia, ma siamo desiderosi di riprenderle al più presto con tutto l’entusiasmo di cui siamo capaci.
Per queste ragioni, il nostro auspicio è che l’opinione pubblica e le famiglie non si facciano condizionare da servizi giornalistici imprecisi e poco veritieri, considerato che gli stessi originano da considerazioni personali di un solo denunciante. Il nostro desiderio è dunque che le famiglie si rasserenino, non diano ascolto a comunicati allarmistici e che, piuttosto, accompagnino i loro figli per entrare a far parte della nostra comunità scolastica che, a dire di tutti, rappresenta un fiore all’occhiello della città di Catania in termini di professionalità, accoglienza, inclusione e inserimento nel mondo del lavoro a tutto tondo. Non pochi i nostri studenti che in uscita hanno riscosso successi professionali in ambito cittadino, nazionale e talvolta anche internazionale. Così come con orgoglio amiamo precisare che in numero sempre maggiore i nostri studenti in uscita proseguono con gli studi universitari.