CATANIA – Il Liceo Spedalieri incontra la professoressa Ida Nicotra, docente di Diritto Costituzionale presso l’Università degli studi di Catania.
Lunedì 24 febbraio, nell’ambito delle attività legate ai percorsi di Educazione alla legalità, si è svolto nell’Auditorium Cuccia del liceo classico Spedalieri, l’incontro con la professoressa Ida Nicotra, docente di Diritto Costituzionale dell’Università di Catania, dal tema “La centralità della persona nella Costituzione“.
La nostra Costituzione è la Costituzione più bella del mondo per tante ragioni, tra cui il fatto che l’hanno scritta anche da 2 studenti del liceo Spedalieri. Uno di sinistra, Concetto Marchesi, docente universitario, Rettore dell’Università di Padova, latinista di grande spessore, eletto deputato all’Assemblea Costituente e alla Camera dei deputati. L’altro invece di destra, Orazio Condorelli, docente universitario, Rettore dell’Università di Catania, insigne giurista, membro dell’Assemblea Costituente e del Senato della Repubblica.
Come evidenziato dalla prof.ssa Nicotra, la nostra è una Costituzione profondamente innovativa, che non viene concessa dall’alto, ma nasce dal basso in un momento drammatico ed emozionante della vita nazionale.
L’art. 2 afferma che “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo“. L’uso del verbo “riconoscere” implica la preesistenza di questi diritti rispetto al loro riconoscimento giuridico, il fatto cioè che essi sono considerati naturali, non creati giuridicamente.
Lo Stato non elargisce i diritti ma li tutela, perché lo Stato è al servizio della persona e non viceversa. I diritti nascono con la persona e sono assoluti, nel senso che se la persona rinunciasse a questi diritti rinuncerebbe a essere persona. L’idea-forza dei padri costituenti non era affatto diffusa all’epoca, per cui la nostra Costituzione fungerà da modello e da ispirazione per tante altre Carte costituzionali.
È infine intervenuta la preside Ciraldo, la quale ha ringraziato l’ospite, per lo stile coinvolgente e accessibile a tutti, e gli studenti, per le domande socratiche, l’interesse e la partecipazione attiva.
Ancora una volta è del tutto evidente che l’atteggiamento degli studenti nei confronti della nostra Carta Costituzionale non è caratterizzato da distanza e senso d’estraneità. Non è qualcosa da ricordare solamente per l’eventuale verifica in classe e da dimenticare subito dopo, ma una bussola preziosa e insostituibile, capace di offrire quella guida sicura di cui il nostro tempo ha estremo bisogno.
Di seguito alcuni scatti e un video dell’incontro.
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