CATANIA – Mercoledì 8 gennaio, nell’ambito delle attività legate ai percorsi di Educazione alla legalità, si è svolto presso l’Auditorium Cuccia del Liceo classico Spedalieri l’incontro con il professore Bernardo Giorgio Mattarella, docente alla LUISS e figlio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal tema “Le regole dell’onestà“.
Si tratta di una tappa di un progetto più ampio, ovvero il Programma di Educazione per le Scienze Economiche e Sociali (Peses), promosso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e diretto dal professor Carlo Cottarelli, volto ad offrire agli studenti di tutta Italia la straordinaria opportunità di confrontarsi con esperti e protagonisti di primo piano del dibattito pubblico.
Il punto di partenza è la tesi fondamentale del professore Mattarella.
Si succedono a ritmo incalzante inchieste giornalistiche e giudiziarie concernenti casi di mala amministrazione: dai concorsi truccati ai fascicoli dispersi nei tribunali, dagli sprechi di risorse pubbliche alle pratiche tangentizie.
Il costo della corruzione in Italia è elevatissimo, sia per i suoi volumi finanziari che per gli effetti negativi sulla società, legati alla quantità e qualità dei servizi pubblici, all’esplosione dei costi e dei contenziosi, ai concorrenti ingiustamente esclusi. La corruzione crea le condizioni affinchè meno investitori puntino sul nostro Paese e scoraggia i cittadini dal pagare le tasse, in quanto la percezione diffusa è che le tasse vanno semplicemente a finire nelle tasche dei corrotti. Per invertire la rotta potenziare l’aspetto repressivo, ossia processi più rapidi e maggiori controlli, è necessario ma non sufficiente, in quanto bisogna conoscere e interiorizzare regole precise e comportamenti adeguati. Da questo punto di vista è indispensabile puntare su una normativa meno farraginosa, sulla rotazione del personale, su regole stringenti riguardo al conflitto di interessi, su ben definiti codici di comportamento, sulla tutela di chi segnala episodi corruttivi, sulla digitalizzazione dei procedimenti amministrativi, sull’accesso generalizzato agli atti pubblici, su misure di semplificazione dell’organizzazione burocratica e dell’attività amministrativa.
Inoltre, la soglia di adempimento alle regole anticorruzione potrebbe essere considerata come requisito per l’attribuzione di finanziamenti a società pubbliche ed enti locali, in modo da premiare le amministrazioni virtuose e sanzionare quelle inefficienti.
Dalle risposte alle domande socratiche degli studenti, emergono alcune certezze inoppugnabili: l’articolo della Costituzione che il professore Mattarella predilige è l’articolo 54 (Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge); ciò che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ama fare di più è stare con i bambini; il Presidente Mattarella tifa per il Palermo.
È infine intervenuta la preside Ciraldo, la quale ha ringraziato l’ospite, per lo stile coinvolgente e accessibile a tutti, e
gli studenti, per la qualità degli interventi, l’interesse e la partecipazione attiva.
L’educazione alla legalità si conferma uno dei pilastri dell’azione formativa del liceo Spedalieri, la via maestra per passare dall’uomo-individuo all’uomo-cittadino, cioè personalità critiche e consapevoli capaci di privilegiare il bene comune all’interesse di piccolo cabotaggio.
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