Il Liceo “Marchesi” incontra il docente Matteo Saudino

Il Liceo “Marchesi” incontra il docente Matteo Saudino

La filosofia promotrice del pensiero critico resta, nella criticità dell’attuale periodo storico, solida garanzia della democrazia e via maestra per una vita consapevole e responsabile. Questa idea ha ispirato l’incontro con Matteo Saudino, docente di filosofia e storia al Liceo Gioberti di Torino, autore di numerosi testi di divulgazione storico-filosofica e fondatore del canale BarbaSophia, che ha dialogato con le studentesse e gli studenti del Liceo classico e scientifico “Marchesi” di Mascalucia nei locali del plesso di via De Gasperi.

 

 

L’iniziativa – fortemente voluta dal prof. Alessandro Salerno con il dipartimento di Storia e Filosofia del liceo – si colloca fra le attività del progetto 04 PTOLISS (Territorio, Opportunità, Legalità, Imprenditoria, Sostenibilità e Salute) coordinato dalla prof.ssa Agata Cullurà. Obiettivo offrire alle giovani generazioni occasioni concrete di riflessione sui temi di maggiore attualità e impatto civile. Ha moderato l’incontro il prof. Salerno.

Con le classi quinte, il confronto si è aperto su una domanda diretta e volutamente provocatoria: guerra o pace? Una riflessione che ha messo in luce come, troppo spesso, si scelga di sacrificare la diplomazia, il dialogo e l’ascolto per cedere alla logica delle armi. Attraverso un essenziale quanto incisivo excursus storico-filosofico, Saudino ha richiamato fra gli altri il pensiero di Grotius, Kant, Hegel, Nietzsche, Günther Anders e Hannah Arendt, accompagnando gli studenti a interrogarsi sulle radici della conflittualità umana e sulle cause profonde, talvolta taciute o consapevolmente celate dalla realpolitik all’opinione pubblica, dei conflitti contemporanei e delle dinamiche di potere che li alimentano.

Con le classi quarte, l’attenzione si è spostata sulle fragilità del presente. «La solitudine è il male del XXI secolo» ha fatto da filo conduttore a un dialogo che ha toccato inquietudine tecnologica, dolore, morte e rischi della tecnocrazia. In questo percorso, le riflessioni di Pascal e Heidegger continuano a parlare all’uomo di oggi, offrendo chiavi di lettura capaci di dare senso a un disagio diffuso e spesso silenzioso. Il linguaggio diretto e il costante richiamo all’esperienza quotidiana hanno favorito un coinvolgimento autentico e partecipe.

La scelta di una modalità interattiva ha trasformato l’incontro in uno spazio reale di confronto, stimolando domande, osservazioni e prese di posizione consapevoli. La dirigente scolastica prof.ssa Benedetta Liotta, nel suo intervento di apertura ha ribadito l’importanza del pensiero critico come elemento essenziale della formazione e come presupposto di una partecipazione responsabile alla vita democratica, richiamando la centralità della scuola come luogo di dialogo, consapevolezza e cittadinanza attiva.