Il Liceo Classico “Nicola Spedalieri” al torneo internazionale online della Dutch School

Il Liceo Classico “Nicola Spedalieri” al torneo internazionale online della Dutch School

CATANIA – Il 28 ed il 29 novembre la squadraEureka” del Liceo classico “Nicola Spedalieri” ha partecipato al Dutch Schools Debate Championship (ODSDC – NL) che si è svolto online causa emergenza sanitaria, come tutti gli altri incontri nazionali ed internazionali del 2020.

Tra le giudici del torneo, Giuliana Vento, ex alunna del liceo “Spedalieri” e, pur se di giovane età, ormai giudice di esperienza.

Alla sua prima prova internazionale la squadra “Eureka”, composta da Emma Lentini, Riccardo Vigneri,
Edoardo Barbagallo e le due giovani riserve Sofia Tringali e Vittoria Nicotra, si è incrociata per cinque rounds con squadre provenienti da tutto il mondo comunicando in inglese. La pratica del debate e i “debate tournaments” costituiscono in tal modo anche una opportunità per lo sviluppo di competenze linguistico-comunicative quali il saper organizzare in modo logico e coerente il proprio pensiero o argomentare una posizione usando formule  rispettose del punto di vista dell’altro, come richiesto per il raggiungimento del livello B2: il debate in ambito internazionale favorisce e potenzia l’uso della lingua inglese, di cui inevitabilmente affina il lessico, le strutture, la fluency e quindi l’efficacia comunicativa, argomentativa e persuasiva.

Quali i benefici di questa pratica su cui il Classico “Spedalieri” investe per la formazione di studenti e
studentesse? Essere debater significa interessarsi criticamente del mondo in cui si vive, delle sue caratteristiche socio-culturali, politico-economiche, delle problematiche legate ai diritti umani e alle corrette
relazioni tra le persone… e significa imparare a saper ascoltare con rispetto accettando la sfida della pluralità
delle idee e della flessibilità delle nostre stesse opinioni.

Una ricchissima pratica di crescita a livello di cittadinanza attiva, di ampliamento delle conoscenze insieme alle competenze ed abilità che il Liceo “Spedalieri”, sotto la direzione della Dirigente Enza Ciraldo, offre come attività incardinata nel PTOF e opportunità di confronto nazionale e internazionale.

Ma per tornare al Dutch Schools Debate Championship e capire meglio di che si parla… quando si parla di
dibattito, ecco le mozioni che hanno impegnato la nostra squadra, “allenata” dalle prof.sse Duccia Leonardi, Anna Reitano, Adriana Cantaro e dalla giudice Giuliana Vento.

Due i topic preparati, resi noti 3 settimane prima del torneo e su cui ogni squadra ha dovuto prepararsi sia a
favore che contro rispetto alla tematica.

Il primo: “Le compagnie di social media dovrebbero dotarsi di organismi indipendenti per regolare i contenuti sulle loro piattaforme”, e il Liceo “Spedalieri” ha argomentato contro, opponendosi alla squadra “Bezigrad Yellow”(Lubiana).

Il secondo: l’affermazione controversa recitava che “la politica estera di Trump ha prodotto effetti più
positivi che negativi”; la posizione sostenuta da “Eureka”  era quella favorevole ed è stata difesa dagli
attacchi portati dalla squadra olandese “Wolfert Tweetalig”.

Ad intervallare, tre incontri su mozioni improptu estremamente interessanti: il primo ha visto “Eureka” dibattere contro “SpeechCraft blue” e ricusare l’idea per cui “si rifiutano i remakes e i sequel dei film popolari in cui i ruoli prima assegnati a protagonisti maschili vengono invece interpretati da attrici (come in Ghostbusters o Oceans 8)”.

Il secondo improptu ha visto la squadra contro la “Team China Chinese-Knot” difendendo il topic per cui “i
governi dovrebbero fissare limiti alla ricchezza individuale”; per il terzo lo Spedalieri ha difeso l’affermazione per cui “gli studenti dovrebbero essere tenuti a lavorare in un settore pubblico per un periodo di tempo dopo la frequenza universitaria” contro “GIBS”, un team internazionale proveniente dall’Austria.

È evidente il livello di riflessione critica che viene richiesta a chi dibatte: ma le difficoltà si superano perché
il debate è un “gioco di squadra”, in cui si riflette ed elaborano strategie insieme, apprendendo a cooperare
per produrre miglioramenti sociali con il nostro interesse.

Tra un debate e l’altro, Emma, Edoardo, Riccardo, Sofia, Vittoria hanno confrontato esperienze, passioni,
gusti, scoprendosi simili nella diversità e vivendo le altre lezioni del debate, come emerge dalle loro parole: “Il debate ci fa comprendere come attraverso la collaborazione con la squadra le idee personali si chiariscono, arricchiscono e divengono efficaci nel discorso argomentato e come poter dialogare con persone di tutto il mondo è la chiave di una vera conoscenza libera”.