Il “Gemmellaro” di Catania partecipa alla Giornata del Digiuno Tecnologico della Sicilia Orientale

CATANIA – Lasciare in tasca il cellulare e godersi una giornata di sole in compagnia? È pensabile? La risposta è certamente sì. È quello che hanno vissuto giorno 23 febbraio i ragazzi e le ragazze di quattro classi ad indirizzo Turismo: 2G Tur, 4GTur, 5GTur e 5H Tur, dell’Istituto “Carlo Gemmellaro” di Catania, accompagnati dai seguenti professori: Patrizia Mertoli, referente del progetto, Irene Marullo, Angela Seminerio e Maria Scuderi.

Il progetto nato in riferimento al “Safer Internet Day”, cioè una giornata di “digiuno” tecnologico è stata subito accolto dalla Dirigente Brigida Morsellino, reggente, e dal Dirigente Scolastico Titolare Concetta Valeria Aranzulla.

I ragazzi si sono ritrovati davanti il cancello dell’Istituto, alle ore 7,30, dove li aspettava il pullman
per la destinazione di Santa Panagia, litorale della città di Siracusa. Al progetto hanno aderito altre scuole del Catanese e non solo.

Tutti gli alunni sono stati rispettosi dell’unica regola della giornata: quello di tenere in tasca il telefonino in modalità off-line! Arrivati a Siracusa, la bellezza della città, l’incontro e la socializzazione con tutti i partecipanti delle altre scuole e cosa più importante la bellezza del mare della costa di Santa Panagia, hanno ben ripagato della mancanza del telefonino. La vista che si offriva agli occhi era meravigliosa, mare calmo e cristallino, con un sentiero che metteva a dura
prova i fisici non in forma. I ragazzi comunque hanno accettato tutto di buon grado. L’ora del
pranzo presso la Tonnara una bella e antica costruzione risalente al secolo scorso e in parte da
recuperare, con un panino a sacco o qualcosa altro, ha dato tempo per ammirare le bellezze
naturalistiche del luogo.

Grazie alla preparazione di un cartellone speciale, perché scritto in Braille, un’altra forma di comunicazione “umana” e non tecnologica, si è voluto ancora sottolineare lo scopo della giornata.

Sulla via del ritorno, in pullman, ascoltare i commenti dei ragazzi “è stata una bella esperienza”, da rifare”, ha confermato lo scopo della giornata: essere sociali senza “social”.