Il 10 dicembre al Liceo “Nicola Spedalieri” ricordando Teresa Sarti e Gino Strada

Il 10 dicembre al Liceo “Nicola Spedalieri” ricordando Teresa Sarti e Gino Strada

CATANIA – Il Liceo “Spedalieri” ha voluto trascorrere la Giornata Internazionale dei Diritti Umani con Emergency, organizzazione che offre cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà, garantendole senza discriminazioni politiche, ideologiche o religiose, fondata nel 1994 dalla coppia composta dall’insegnante Teresa Sarti e dal medico Gino Strada.

L’occasione dell’incontro è stata anche la decisione voluta dalla comunità scolastica e dalla Dirigente Scolastica, prof.ssa V.B. Ciraldo, di intitolare il Laboratorio di Lingue straniere a Teresa Sarti e Gino Strada per l’esempio di dedizione che hanno lasciato e su cui lo stesso processo educativo si deve fondare, in un dialogo continuo con l’umanità tramite la diversità delle lingue parlate, simbolo di arricchimento e dialogo pacifico.

La targa che è stata affissa all’ingresso del laboratorio linguistico è stata ideata da Clarissa, una studentessa del Liceo: è messo in risalto l’importante ruolo ricoperto dagli occhi che, in essa raffigurati, rappresentano indubbiamente uno dei mezzi comunicativi più sinceri ed efficaci. Prima della cerimonia, un significativo dialogo con le volontarie di Emergency, che ha sottolineato l’importanza degli interventi nei territori di guerra, considerando che è la vita dei civili ad essere messa a rischio quotidianamente.

Sono stati commentati dei video che rivelano in maniera trasparente cos’è la guerra, chi sono i cosiddetti “effetti collaterali”: proprio i bambini, vittime innocenti, che si imbattono in mine antiuomo che li segnano per il resto della loro vita, quando hanno la “fortuna” di restare in vita. Una realtà cruda, disumana, quella mostrata, tra le urla strazianti dei bambini sopravvissuti che per la sola colpa di aver scambiato per un giocattolo quella che poi si è rivelata essere una mina, non potranno più inseguire il futuro che sognavano poiché ormai mutilati.

Siamo indifferentemente abituati a far entrare nelle nostre case continue scene di terrore e violenza, attraverso le quotidiane immagini televisive e persiste in noi l’ingenua convinzione che il dolore e la sofferenza delle famiglie più sfortunate non ci riguardi, poiché distanti dal nostro paese. Invece, bisognerebbe provare un forte dolore per tutti coloro che ogni giorno sono costretti a subire situazioni del genere.

E dovremo anche fare i conti con un grande senso di colpa: è solo per una fortunata casualità che ci troviamo in un contesto che ci garantisce diritti e doveri e non ci fa conoscere alcuna violenza di questo genere. Durante l’incontro ci si è chiesti: come staremmo nella stessa situazione di questa gente, sola, indifesa e sul punto di arrendersi ad un altro modo di essere umani che manifesta solo ignoranza, fanatismo, egoismo? E cosa possiamo fare?

L’aiuto che possiamo dare, hanno risposto alunne ed alunni del Liceo, consiste nel non stancarci mai di elaborare progetti di cura e culturali per riempire il vuoto che si è creato in paesi quali, a esempio, l’Afghanistan, la Siria o il Congo: la nostra voce, le nostre scelte future devono denunciare la guerra e proteggere il nostro prossimo. L’iniziativa organizzata oggi al Liceo “N. Spedalieri”, dunque, è stata finalizzata a sensibilizzare verso il dolore delle persone condannate a vivere una vita indesiderata solo per aver avuto la sfortuna di nascere in un Paese di guerra e distruzione, ed alla sollecitazione di una reazione forte.

Per questo, il momento dell’intitolazione è stato non solo emozionante ma anche ricco di certezze: la targa è stata scoperta dall’alunna più giovane del Liceo perché si inizi una staffetta che renda responsabili e capaci di prendersi cura del prossimo rispettandone i Diritti. Emergency testimonia che il mondo va oltre le nostre mura di casa e il nostro paese e che è impossibile ignorare quanto aiuto viene chiesto e quanto ne possiamo offrire.

Gli occhi di Teresa Sarti e Gino Strada, ogni volta che si passerà davanti al Laboratorio di Lingue Straniere del Liceo “N. Spedalieri”, ci ricorderanno da oggi che anche se ci vorrà del tempo riusciremo a essere in grado di stendere la mano al prossimo, sorridendo senza voler nulla in cambio, senza pregiudizi o etichette. Come amava dire Teresa Sarti: “Se ciascuno facesse il suo pezzettino, ci troveremmo in un mondo migliore senza neanche accorgercene”.

Articolo redatto in collaborazione con le studentesse Federica Sciacca (II E) – Chiara Impellizzieri (IV B)

FOTO e VIDEO