CATANIA – Si avvia verso la conclusione “La huerta de los deseos sostenibles”, il percorso progettuale Erasmus+ e eTwinning iniziato nell’anno scolastico 2019-2020 che ha avuto come protagonisti alunni e docenti di quattro scuole di tre diversi Paesi europei (IC “Vitaliano Brancati” di Catania, Istituto “Latino Coelho” di Lamego in Portogallo, IES “Las Banderas” di El Puerto de Santa María e INS “Vacarisses” in Spagna) impegnati ad approfondire la conoscenza e il valore di alcuni degli obiettivi globali di sviluppo sostenibile dell’agenda 2030 dell’Unesco.
L’ultima tappa del progetto, appena terminata, è stata la mobilità presso la scuola IES “Las Banderas” di El Puerto de Santa María che si è svolta dall’8 al 15 maggio. Un’esperienza formativa a 360°, sicuramente indimenticabile per i ragazzi dell’Istituto catanese che hanno avuto l’opportunità di socializzare e confrontarsi con i coetanei stranieri sui temi al centro del progetto e allo stesso tempo di conoscere l’arte, la storia, le tradizioni, la natura e la geografia del Paese ospitante, nonché di utilizzare la lingua spagnola nella vita quotidiana (fare la spesa al supermercato, ordinare al bar o al ristorante, chiedere informazioni o indicazioni, o semplicemente presentare se stessi e i compagni, dialogando del più e del meno con persone appena conosciute). Tutto ciò immersi nell’atmosfera gioiosa della primavera andalusa, terra dello sherry, dei cavalli e del flamenco.
Dopo l’accoglienza calorosa delle delegazioni delle scuole straniere presso la scuola ospitante la settimana è proseguita alternando attività più prettamente laboratoriali e creative a visite guidate presso siti di interesse del territorio nonché a momenti di gioco e di svago dove i ragazzi hanno potuto consolidare le amicizie iniziate online grazie alla piattaforma e-Twinning e proseguite nel corso delle altre mobilità.
I lavori svolti presso l’Istituto IES Las Banderas sono stati incentrati in particolare (vista la specificità del territorio, situato lungo l’ultimo tratto del fiume Guadalete e la sua foce sull’Oceano Atlantico) sull’obiettivo 14 dell’agenda 2030: conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine.
Gli studenti hanno sempre lavorato in gruppi eterogenei, formati da alunni delle diverse scuole. A capo di ogni gruppo gli studenti di El Puerto de Santa María si sono dimostrati solleciti “padroni di casa”, attenti a mettere a loro agio tutti i partecipanti e guidarli alla scoperta della loro città, come durante la caccia al tesoro per le vie del centro storico o il più classico “giro turistico” con visita di monumenti, come il Castillo de San Marcos e la Iglesia Mayor Prioral, ma anche di aziende che hanno fatto la storia del territorio come le cantine Osborne con il museo dedicato al toro, simbolo del marchio di vino sherry dagli anni ‘60.
Nel corso della settimana alcune giornate sono state dedicate alla visita di altre città della regione: Jerez de la Frontera, Cadice e Siviglia.
Particolarmente memorabile è stata l’esperienza della Feria del caballo che proprio in questa settimana dell’anno si tiene a Jerez. Alla rievocazione di alcuni degli avvenimenti più importanti della storia del luogo lungo la passeggiata per il centro storico (dalla dominazione islamica, passando per la reconquista, la crescita economica e il fervore religioso successivi alla scoperta delle Americhe), si è infatti aggiunta l’emozione di ritrovarsi tra le casetas e i viali addobbati a festa del parco fieristico, tra sfilate di carrozze e cavalli andalusi, circondati da gente di ogni età vestita a festa con gli abiti tradizionali, intenta a ballare il flamenco o la sevillana.
Differente ma non meno suggestiva la gita a Cadice, a partire dalla traversata in mare col catamarano che ha permesso di ammirarla da una prospettiva privilegiata e coglierne l’essenza di città votata al mare, alla pesca, alle partenze verso terre lontane.
Gli ultimi due giorni della nostra permanenza in Spagna sono stati trascorsi a Siviglia, capitale dell’Andalusia, di cui i ragazzi hanno apprezzato la maestosità delle piazze e la ricchezza dei monumenti, ma anche l’efficiente sistema di mobilità cittadina e la bellezza dei parchi.
In generale, durante tutta la durata del viaggio è stata evidenziata nei luoghi visitati (molto simili ai nostri per posizione geografica, clima e cultura) l’attenzione per alcuni aspetti della sostenibilità ambientale oggetto di studio del progetto: la raccolta differenziata, i trasporti pubblici, la cura e pulizia degli spazi cittadini, delle aree verdi, delle ampie spiagge, nonché delle fredde acque dell’oceano che hanno fornito un piacevole sollievo dalla calura inaspettata di queste giornate di maggio.
Al termine del viaggio i ragazzi italiani, spagnoli e portoghesi hanno salutato commossi i nuovi amici con la promessa di tenersi in contatto e rivedersi presto.
Questa esperienza di gemellaggio tra scuole di nazioni diverse nel delicato momento storico che stiamo vivendo è stata l’ennesima conferma di quanto sia necessario coltivare l’amicizia tra i popoli sin dalla più giovane età, poiché solo la conoscenza dell’altro, il superamento dei luoghi comuni, il confronto e l’aiuto reciproco possono garantire il progresso e la pace.
Articolo a cura di Piera Antonella Mormina