I.I.S. “C. Marchesi” di Mascalucia: conclusione del progetto Erasmus Home

MASCALUCIA – La sesta mobilità presso Alicante, in Spagna, dal 26 al 31  marzo, ha concluso il progetto Erasmus + Home – Human out migration in Europe (Ap 05 del PTOF), nel quale l’I.I.S. “C. Marchesi” di Mascalucia è il partner italiano con  altri istituti superiori di Ungheria, Cipro, Francia, Germania, Spagna. Presso l’IIE Torrellano di Alicante gli  studenti, accompagnati dalle prof.sse Cinzia Claudia La Rosa e Marika Usenza, hanno partecipato alle attività di ice-breaking, ai workshop e ai convegni previsti sui flussi migratori dal 1990 a oggi con profondo interesse e impegno.

Grande coinvolgimento e commozione ha suscitato la visione della rappresentazione drammatica “Exodus“. L’opera in tre atti – ideata e diretta dal prof. Victor Ferández – ha messo in scena il tema del dolore di chi è costretto ad abbandonare la propria patria.

A conclusione della mobilità i docenti del team spagnolo hanno organizzato una giornata presso l’isola prospiciente Alicante, Tabarca, dove studenti e docenti sono stati accolti dal direttore del museo storico prof. Pedro Cemál e dal sovrintendente della riserva naturale Adrian Perna y Chimenez,  i quali hanno tenuto una lezione di approfondimento storico sui flussi migratori e sui passaggi di rotte mercantili nell’isola.

Durante l’ assemblea d’istituto di aprile presso l’I.I.S. “C. Marchesi”, gli studenti coinvolti nel progetto condivideranno con i compagni il percorso formativo svolto al fine di una proficua disseminazione dei temi approfonditi.

La tappa conclusiva per il  team dei docenti coinvolti nel progetto avverrà invece online, nella prima settimana di luglio, con un TPM (transnsnational project meeting) , organizzato dalla coordinatrice del progetto prof.ssa Carol Pintus del Lycee Bahuet, Scuola superiore a Brive-la-Gaillarde, Francia.

La partecipazione ai progetti Erasmus – dichiara la Dirigente scolastica prof.ssa Lucia Maria Sciutocostituisce ormai tradizionalmente una formidabile opportunità di inserire la consapevolezza dell’identità territoriale nella dimensione europea per la maturazione della cittadinanza globale“.

Articolo redatto in collaborazione con Mimma Furneri