CATANIA – Un progetto video per ricordare la Shoah e la memoria di Nunzio Di Francesco, partigiano siciliano originario di Linguaglossa, in provincia di Catania, e una pagina Instagram per riportare le testimonianze delle persone sopravvissute alla Seconda Guerra Mondiale. È quanto elaborato in queste settimane rispettivamente dagli studenti delle classi 3A e 3D della scuola secondaria di primo grado “Quirino Maiorana“, nel capoluogo etneo.
Un lavoro quotidiano che ha visto coinvolti interamente gli studenti delle due sezioni sotto il coordinamento delle professoresse Chiara Crifò, Sandra Testa e Maria Elena Puglisi, partendo dalla lettura delle pagine di storia classica fino alla realizzazione dei contenuti multimediali e social.
“I giovani ricordano la Shoah” è il titolo del concorso, connesso a un importante progetto nazionale giunto alla sua 19esima edizione e promosso dal Ministero dell’Istruzione, sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica e in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche d’Italia.
“Il progetto chiedeva di costruire, studiare personaggi che sono sopravvissuti a quell’epoca e che si sono ricostruiti una vita. Noi abbiamo studiato il periodo, abbiamo utilizzato video e letture. Abbiamo trovato e scelto Nunzio di Francesco, personaggio che è stato anche presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani“, dichiara Chiara Crifò.
Di Francesco, nativo di Linguaglossa (Catania) e partito per il fronte all’età di 19 anni, scelse successivamente di inserirsi tra le fila dei partigiani e sostenere la Resistenza. Una decisione netta e consapevole con l’ingresso, di conseguenza, nella Brigata Garibaldi.
Dopo essere sopravvissuto alla deportazione nel campo di concentramento di Mauthausen, in Germania, nel corso della sua vita il reduce etneo mantenne sempre un atteggiamento da partigiano, continuando a partecipare a incontri pubblici per testimoniare la sua esperienza e mantenere viva la memoria. Di Francesco morì nel 2011, dopo aver contribuito a diffondere il ricordo di anni fondamentali per la coscienza civica italiana.
“I ragazzi hanno studiato le pagine di storia dal punto di vista di una persona a loro vicina in quanto conterraneo, hanno vissuto il tutto in modo più vivo“, sottolinea la professoressa Crifò. Gli studenti della classe 3A, nel corso di queste settimane, si sono suddivisi ruoli e responsabilità, improvvisandosi montatori, registrando delle scene, recitando letture e realizzando disegni. In tal senso, si è rivelato primario il ruolo del professore esterno Livio Puglisi, il quale ha dato manforte ai ragazzi durante la fase di montaggio.
La classe 3D, dopo aver raccolto le testimonianze dei nonni di alcuni studenti e di altri siciliani sopravvissuti alla Seconda Guerra Mondiale e ai lager nazisti, hanno elaborato dei disegni e una canzone sul tema. Il frutto del lavoro è stato poi postato sulla pagina Instagram con la speranza di poter trasmettere il loro messaggio a tanti giovani come loro. Per questo prodotto sono state coinvolte anche le professoresse Renata Roccasalva e Laura Avila.
Il video della 3A, una volta ultimato, è stato inviato all’Ufficio Scolastico Regionale di Palermo e, se verrà selezionato, andrà alla fase finale nazionale. “A noi sembra già una vittoria“, sottolinea in conclusione la professoressa Crifò. Di seguito le testimonianze di alcuni ragazzi che hanno partecipato alla realizzazione del progetto.
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