MASCALUCIA – “Get Real not Virtual but Equal” (letteralmente “Diventa reale non virtuale ma uguale”) è il tema del progetto Erasmus+ KA2 che ha coinvolto dieci studenti dell’I.I.S. “Concetto Marchesi” di Mascalucia che, da martedì 18 fino a venerdì 21 aprile, sono stati ospiti dell’Escuela Professional Amar Terra Verde di Vila Verde, una cittadina a poca distanza da Braga e Oporto. Accompagnati dai professori Cinzia Claudia La Rosa, docente di Inglese e coordinatrice del progetto, Aldo Carroccio, docente di Scienze naturali chimiche e biologiche ed Elisa Longo, docente di Scienze e Tecnologie chimiche, curatori delle attività laboratoriali, gli studenti Francesco Agueci, Federico Brancato, Giorgia Cavallaro, Gaia Gangemi, Giorgia Gatto, Nina Grasso, Benedetta Militello, Angelo Miraglia, Paolo Pellegrito e Ginevra Tomaselli sono stati accolti dal preside della scuola di Vila Verde, il prof. João Luís Nogueira, e ricevuti dal sindaco di Terras de Bouro Manuel Tibo.
Da 15 anni la scuola portoghese che ha ospitato gli studenti etnei partecipa al programma internazionale “Eco-Schools”, che prevede lo svolgimento di attività in favore della sostenibilità, attraverso iniziative di volontariato, educazione ambientale e gestione ecologica dell’istituto. Una delle attività riguarda, ad esempio, l’adesione alle Mediterranean Eco-Menus Competition, che annualmente prevedono la realizzazione da parte degli studenti di menu basati sui principi fondamentali della dieta mediterranea, alcuni dei quali sono stati appositamente serviti agli studenti ospiti in occasione del pranzo nella mensa scolastica.
“La tematica del meeting fra le quattro scuole – spiega la Dirigente scolastica prof.ssa Lucia Maria Sciuto – è stata incentrata su ‘Social Media addiction and Outdoor activities’, ed è stata ripercorsa anche nell’attività ludico-educativa ‘Social Media Escape Room’. Il confronto tra i gruppi di lavoro ha evidenziato tutti gli aspetti relativi all’uso degli smartphone, alla dipendenza dai social media e ai suoi effetti tra i giovani”.
Certamente smartphone e social sono stati utili durante il periodo del lockdown, ma l’uso eccessivo ha generato una ridotta capacità di comunicare nella vita reale, la perdita di concentrazione e di autostima, depressione, vulnerabilità, disturbi mentali, tendenza a mostrarsi differenti da ciò che si è veramente. E, elemento ancora più inquietante, possono costituire un’arma da utilizzare contro gli altri, uno strumento di violazione della privacy e di manipolazione dell’informazione.
La settimana Erasmus in Portogallo degli studenti siciliani è stata arricchita da attività sociali e culturali alla scoperta della pittoresca regione di Porto e Braga, in particolare con le visite alla stazione Bento, al Forte Sao Francisco do Queijo, alla Cattedrale, al quartiere Ribeira e alla foce del fiume Duero, che taglia in due la città di Porto, ai santuari S. Bento da Porta Aberta e Bom Jesus con la sua imponente scalinata patrimonio dell’Unesco, e all’affascinante centro storico di Braga. L’attività si è conclusa con la consegna degli attestati di partecipazione nei giardini del Museo dos Biscainhos.
Tra le esperienze più significative una giornata interamente dedicata al trekking all’aria aperta, nello splendido parco di Peneda- Gerês l’unico parco nazionale del Portogallo, a pochi chilometri da Braga, conclusasi con la visita del museo etnografico dedicato alla popolazione e alla storia del villaggio scomparso Vilarinho das Furnas, sommerso nel 1971 da un’inondazione. E una serie di presentazioni svolte insieme a studenti polacchi, turchi e portoghesi, per illustrare argomenti didattici legati alle colture tipiche siciliane e ai corretti stili alimentari, con un’attività incentrata sulla produzione del limoncello, realizzato nel laboratorio scolastico.
Articolo redatto in collaborazione con Mimma Furneri