Gli studenti dell’I.C. “Giuseppe Fava” di Mascalucia incontrano l’autore Antonio Ferrara nell’ambito del Progetto culturale Demea

Gli studenti dell’I.C. “Giuseppe Fava” di Mascalucia incontrano l’autore Antonio Ferrara nell’ambito del Progetto culturale Demea

MASCALUCIA – Mercoledì 17 aprile, presso il Cine-teatro Moderno di Mascalucia, gli alunni delle classi quarte e quinte di scuola primaria e tutte le classi della secondaria dell’I.C. “G. Fava” di Mascalucia, hanno incontrato Antonio Ferrara, scrittore e illustratore di romanzi e narrativa per bambini e adolescenti, nonché operatore culturale e docente di tecniche di scrittura creativa.

Si è trattato dell’evento conclusivo del progetto culturale di lettura, per le classi quarte e quinte primaria e per la scuola secondaria, condotto in collaborazione con Demea Eventi culturali, che ogni anno l’offerta formativa dell’Istituto abbraccia e che prevede la scelta di alcuni libri, la lettura e riflessione critica nel corso dell’anno scolastico, per culminare con l’incontro con l’autore e la possibilità di intervistarlo.

All’evento hanno partecipato le vicarie dell’Istituto “G. Fava”, Prof.sse Daniela Borzì e Giovanna Saitta che hanno rappresentato la Dirigente, Prof.ssa Viviana Ardica; la Dr.ssa Luisa Oliveri, referente Progetto Demea per la Regione Sicilia e la Prof.ssa Barbara Iannello, responsabile del Progetto per l’Istituto Fava.

Ferrara ha catturato l’attenzione del giovane pubblico e coinvolto gli studenti interagendo con loro attraverso un dialogo intenso, vivace, ironico, ricco di parole semplici, espressioni gergali, battute, gags. Lo scrittore, che ha alle spalle una lunga esperienza lavorativa presso una comunità alloggio per minori, ha presentato con leggerezza e ironia la propria fiducia nella parola e nella scrittura come mezzo di espressione, di educazione sentimentale e di contenimento del disagio sociale. Ha sottolineato come la lettura sia strumento utile e necessario per narrare i disagi, e come le parole siano veicolo indispensabile per essere ascoltati e capiti dagli adulti.

Gli studenti sono stati trasportati dal suo spettacolo e hanno risposto con entusiasmo e curiosità sottoponendogli le domande maturate dalla lettura di: “Diritti al cuore”, che presenta il difficile e delicato tema dei diritti dei bambini; “Respiro”, un testo sull’importanza che la parola poetica può assumere nella vita di ciascuno di noi, anche dei più piccoli; e infine “Sei fuori”, un libro sulla diversità e la sua bellezza.



L’incontro si è concluso con la premiazione dei lavori degli studenti. Il Premio “Miglior progetto didattico” è andato all’alunno Alberto Sciuto, della classe 5 F che ha realizzato una bella rivisitazione della copertina del libro “Respiro”, accompagnata da un elaborato composto da un disegno e un testo in cui riflette su un momento importante della storia. La classe di scuola primaria che si è aggiudicata il Premio Demea è la 5A con l’elaborato poetico in forma di caviardage “Respiro e libero le mie emozioni” contenente poesie tratte da parole chiave delle pagine e disegni di grande impatto visivo. Per la scuola secondaria è stata premiata la classe 3A e gli alunni Fabio Di Bella, Martina Fassari, Giorgia Giuffrida, Dalila Maltese, Irene Marino e Carmelo Zappalà i quali hanno ripercorso e commentato la storia di “Sei fuori” realizzando un booktrailer digitale di grande impatto grafico, corredato da citazioni tratte dal testo, riflessioni personali e disegni.

La Dott.ssa Oliveri ha ringraziato la Dirigente Scolastica per la preziosa collaborazione e per la professionalità dimostrata nei mesi per l’organizzazione del tutto; la Prof.ssa Iannello per l’impegno profuso nel progetto e tutti gli studenti e i docenti che con entusiasmo hanno aderito.

Antonio Ferrara si è complimentato con studenti e docenti per i bellissimi lavori presentati, ha firmato le copie dei libri ed ha salutato con una frase: “Leggere ci fa spiccare il volo verso ciò che ancora non esiste ma che forse, se ben raccontato, potrebbe prima o poi accadere”.

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Articolo redatto in collaborazione con la docente Angela Caruso