Scuola

Gli studenti del Concetto Marchesi di Mascalucia alla Marcia per la pace Perugia-Assisi

MASCALUCIA – Cinquantacinque studenti e quattro docenti del l’I.I.S. Marchesi di Mascalucia tra i diecimila partecipanti alla “Marcia Perugia-Assisi della pace e della fraternità” di domenica 21 maggio.

Gli studenti etnei, accompagnati dai docenti referenti delle attività progettuali afferenti all’azione progettuale Ap04 PTOLISS del PTOF  Giusy Pennisi, Giusy Corallo, Massimiliano Tirendi e Alessia Curto, con la partecipazione alla Marcia PerugiAssisi, proseguono un percorso avviato ben cinque anni fa con l’adesione dell’istituto etneo alla ‘Rete Nazionale delle scuole di Pace’, già promotrice lo scorso novembre dell’incontro con Papa Francesco al quale hanno preso parte tredici studenti del Marchesi con la Dirigente prof.ssa Lucia Maria Sciuto.

Sono 119 le scuole e 71 le università italiane che aderiscono alla rete per la pace e hanno partecipato alla manifestazione dedicata alla formazione e al protagonismo dei giovani.

Una pace difficile da raggiungere ma possibile con quel “patto educativo globale”, sollecitato anche da papa Francesco, che nasce come invito a investire sui giovani, “sulla loro energia, creatività e formazione con programmi concreti e lungimiranti” come ha ricordato Flavio Lotti, coordinatore del Comitato promotore Marcia PerugiAssisi. Questo il messaggio lanciato dalla “Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità”, preceduta dal meeting sul tema “Trasformiamo il futuro “ e alla base del “Patto di Assisi”, sottoscritto all’arrivo del corteo davanti al Sacro convento di San Francesco dai rettori della Rete delle università italiane per la pace, dei dirigenti scolastici della Rete nazionale delle scuole di pace e dei sindaci del Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani.

L’educazione alla pace per gli studenti dell’I.I.S. ‘C. Marchesi’ non è soltanto uno slogan alla moda È un percorso educativo – spiega la dirigente scolastica Sciuto – che risponde all’urgenza del contesto storico e li coinvolge in un cammino di consapevolezza e di cura attraverso le istituzioni scolastiche trasformate in laboratori di pace“.

 

Articolo redatto in collaborazione con Mimma Furneri

Redazione

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