Gli alunni del Comprensivo “Cavour” al Bellini: trionfo con il “Don Pasquale” di Donizetti

Gli alunni del Comprensivo “Cavour” al Bellini: trionfo con il “Don Pasquale” di Donizetti

CATANIA – 21 ottobre, ritorno per gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Cavour” che, guidati dalla Dirigente Scolastica Maria Gabriella Capodicasa e da un gruppo di docenti, hanno vissuto un pomeriggio all’insegna della grande musica. La platea e i palchi del prestigioso Teatro Massimo Bellini di Catania hanno accolto con entusiasmo i giovani spettatori per assistere all’opera lirica Don Pasquale di Gaetano Donizetti.

L’opera buffa, andata in scena in una memorabile rappresentazione, è uno dei capisaldi del repertorio operistico. Don Pasquale racconta la storia del vecchio e avaro eponimo, convinto di doversi sposare per diseredare il nipote Ernesto, innamorato della giovane e vivace Norina. Quella che ne scaturisce è una spassosa beffa orchestrata dal Dottor Malatesta ai danni dell’anziano, che si illude di convolare a nozze con la seducente (e finta) Sofronia, salvo poi cadere in un turbine di dispetti e spese folli.

L’entusiasmo dei ragazzi è stato palpabile. Molti alunni hanno espresso il loro apprezzamento per l’opportunità di vivere il teatro non solo come un luogo di intrattenimento, ma come un momento di scambio culturale e di crescita personale.

Particolarmente apprezzata è stata l’interpretazione registica, che ha saputo svecchiare il testo pur mantenendone intatta la forza comica e melodrammatica. La direzione del regista ha enfatizzato il tema centrale, che, pur risalente al 1843, è ancora di stretta attualità.

Il Don Pasquale, infatti, si trasforma in una riflessione pungente sulla cecità del desiderio e sui pericoli dell’inganno, temi che risuonano perfettamente con la realtà contemporanea, in cui l’ossessione per l’apparenza o la testardaggine nel rifiutare il cambiamento possono portare a conseguenze esilaranti o dolorose. L’attualizzazione del testo ha messo in luce la capacità dell’arte di superare i secoli, dimostrando che le dinamiche umane di amore, inganno e riconciliazione rimangono universali.

Per gli studenti della Scuola secondaria di primo grado Cavour è stata un’esperienza arricchente, a dimostrazione che il teatro, e l’opera in particolare, possono essere veicoli straordinari per avvicinare i giovani alla bellezza e alla comprensione profonda della vita.