“Giornata della memoria e dell’impegno” al Liceo “Spedalieri”: l’intervista al Prefetto di Catania

“Giornata della memoria e dell’impegno” al Liceo “Spedalieri”: l’intervista al Prefetto di Catania

CATANIA – Sempre laboriosi e pieni di iniziative al Liceo Classico “Nicola Spedalieri” di Catania. Questa volta con un’attività di tutta rilevanza. In occasione della “XXVI Giornata della Memoria e dell’Impegno”, hanno avuto l’opportunità di incontrare come ospite d’eccezione e intervistare il Prefetto di Catania, Dott.ssa Maria Carmela Librizzi, che desiderano ringraziare per la disponibilità di essersi dedicata alla loro crescita e formazione.

Riportiamo l’intervista integrale avvenuta in modalità “tecnologica” dalle classi V A, V G, IV C, IV E, III E.

L’intervista al Prefetto di Catania

Abbiamo fatto i compiti e sappiamo che lei è originaria della provincia di Enna ma si è trasferita da piccola a Catania, dove ha compiuto il suo percorso di studi.

Quale istituto superiore ha frequentato?

Sono nata a Calascibetta, un piccolo centro della provincia di Enna, ma, subito dopo la III elementare, mi sono trasferita a Catania. Sono stata una studentessa del Liceo Classico Cutelli, dove mi sono diplomata, e poi ho frequentato la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Catania, conseguendo la laurea nel 1982”.

Qual era la sua materia preferita e perché?

Mi piacciono molto le materie umanistiche, la letteratura italiana, il latino, il greco. Mi piace conoscere la storia del nostro Paese ma anche le opere dei nostri autori e dei nostri poeti”.

Qual è stata la sua esperienza professionale più esaltante e quale quella più impegnativa?

Tutte le esperienze che ho vissuto in diverse località siciliane come Ragusa, Augusta, Messina, ma anche Venezia e Roma sono state formative ed importanti per la mia crescita professionale. Per alcuni versi è stata molto particolare l’esperienza di Venezia, proprio per le caratteristiche uniche di quella città dove non si utilizzano le autovetture ma si percorrono le calli solo a piedi e ci si muove con i vaporetti”.

Qual è la priorità in cima alla sua agenda?

In questo particolare momento storico, l’impegno (non solo mio o della Prefettura ma di tutti) è quello di mettere in campo tutte le iniziative necessarie per contrastare la pandemia e riuscire a ritornare alla quotidianità della nostra vita. Per raggiungere questo obiettivo è indispensabile la collaborazione di tutti, anche di voi studenti, per il rispetto delle regole finalizzate ad arginare il diffondersi dei contagi. Quello che la pandemia ci insegna è che bisogna fare squadra e remare tutti nella stessa direzione”.

Come evitare che le risorse del Recovery Fund finiscano in mano ai clan?

Sono già in atto numerose attività da parte delle Forze dell’Ordine per evitare l’ingerenza della criminalità nell’assegnazione dei fondi. Anche in questo campo è importante la collaborazione di tutti: Associazioni di categoria, Organizzazione sindacali, Ordini professionali, ma anche singoli cittadini che devono svolgere il ruolo di sentinelle del territorio e segnalare tempestivamente tentativi di intromissione di persone legate a gruppi criminali”.

Abbiamo strumenti adeguati per impedire che la crisi sociale ed economica legata alla pandemia avvantaggi la criminalità organizzata?

Anche in questo caso si richiede l’impegno di tutti, sia a livello centrale che regionale e locale, per fornire alle imprese in crisi e alle famiglie in difficoltà gli aiuti necessari. Molte iniziative sono state assunte ma bisogna fare molto di più. Insieme agli aiuti sarà ulteriormente intensificata l’attività investigativa delle Forze dell’Ordine”.

Catania ha un rapporto complicato con le regole.

In questo periodo così difficile, i catanesi si stanno comportando male o malissimo?

Sono appena arrivata in questa città e quindi non ho ancora piena conoscenza dei comportamenti messi in campo dai catanesi. L’esperienza tuttavia insegna che, mentre la maggior parte dei cittadini osserva e rispetta le regole di comportamento, sussistono sempre sparute minoranze che non hanno ancora acquisito la piena consapevolezza dei rischi connessi al mancato rispetto delle regole e della evidente considerazione che, in linea generale sempre ma ancor più in questo particolare momento, dal comportamento di ciascuno dipende la sicurezza di tutti”.

Cosa ama fare nei momenti di pausa dal lavoro?

Il mio lavoro non mi lascia purtroppo molto tempo libero ma, quando posso, mi piace leggere sia gli autori del passato che quelli contemporanei. Mi piace molto il cinema, anche se in questo periodo si riescono a vedere i film solo al computer, ma la visione di un film nella sua naturale collocazione, il cinema, ha per me un altro significato”.

Sarebbe bello averla nostra ospite a scuola; superata questa emergenza pandemica, potremo invitarla?

Sicuramente mi farebbe piacere venire a trovarvi nel vostro istituto quando le condizioni lo permetteranno e parlare direttamente con voi, ma mi piacerebbe molto che anche voi studenti veniste quanto prima a trovarmi in Prefettura e questo per avviare un rapporto sempre più stretto di collaborazione fra studenti e istituzioni”.

È stata un’esperienza intensa e appassionante, al termine della quale si è giunti a una certezza inconfutabile: interrogare è più bello di essere interrogati.

Immancabilmente entusiasta la Dirigente Scolastica Dott.ssa Vincenza Biagia Ciraldo, che offre ai propri studenti, con la piena consapevolezza e collaborazione di tutti i docenti, a portare avanti metodi di insegnamento innovativi che qualificano continuamente la formazione e la professionalità dell’Istituto stesso.