CATANIA – Martedì 22 novembre in prossimità della giornata del 25 Novembre contro la violenza sulle donne, le alunne e gli alunni dell’ I.C. CAVOUR di Catania hanno assistito, ad una conferenza toccante, forte ed emozionante per ricordare il valore e il rispetto della vita, dell’amore e della parità di genere.
La dirigente prof.ssa Maria Gabriella Capodicasa della scuola Cavour di Catania, insieme ai referenti alla Legalità proff. Salvatore Pepi e Agata Petrosino e al suo staff, ha organizzato una tavola rotonda con la partecipazione di varie personalità: la criminologa dott.ssa Francesca Passalacqua che, attraverso un power point ha permesso di capire ai ragazzi il significato di stalking, cyber stalking, violenza e tutte le sue sfaccettature, il magistrato dott. Ursino che con semplicità e arguzia ha spiegato alcuni casi di femminicidi a cui ancora oggi assistiamo, indipendentemente dalla condizione socio economica, e ci ha aiutato a capire come la società oggi sembra ormai essersi abituata, tanto da far scivolare questi orrori come se fossero litri d’acqua senza valore; il vice questore della Polizia di Stato Dott. Milazzo e il vice ispettore Giacomarra che hanno riaffermato i discorsi affrontati e hanno spiegato l’essenziale e importante intervento delle forze dell’ordine.
E certo, non ultime per importanza, due mamme che hanno raccontato con coraggio e passione la storia delle loro figlie.
Sono state tre ore finalizzate ad educare e avvertire la prossima generazione di ciò a cui potrebbero andare incontro in futuro e di non commettere gli stessi errori, perché “prevenire é meglio che curare”. Si é parlato di femminicidi e violenze, della discriminazione femminile, del modello patriarcale, dei pregiudizi e degli stereotipi contro le donne che purtroppo ancora persistono.
Due madri colme di coraggio hanno esposto, senza versare neanche una lacrima, le disgrazie accadute alle loro figlie: Giordana 20 anni, uccisa dal fidanzato nel 2015, e Laura 11 anni, uccisa dalla stessa persona che l’ha generata, suo padre Roberto Russo. L’ex marito della Signora Zizzo,decise di strapparle via ciò che a lei era più caro, la piccola Lauretta per vendicarsi di un matrimonio ormai finito.
“Il mio sogno è aiutare tutti i cani e i gatti maltrattati e abbandonati di tutto il mondo, ma il mio sogno più grande è cavalcare 24 ore su 24 in una spiaggia con un cavallo nero che chiamerei Stella per inseguire tutti i sogni che ho nel cuore e che spero si realizzino”. Questa era Lauretta.
“Niente fa più male che essere deluso dalla persona che pensavi non ti avrebbe mai fatto del male” dice Giovanna Zizzo.
“L’amore non può diventare controllo, e in un rapporto d’amore non ci può essere violenza”, sostiene Vera Squadrito.
Sì è dibattuto sulle pari opportunità, sulla necessità che nessuna donna e nessun uomo deve lottare per i diritti delle donne, troppe sono ancora le donne vittime di femminicidi, e abusi. L’amore sano, puro quello vero non è sinonimo di controllo, gelosia o rabbia, ma di rispetto, condivisione e di libertà.
Ogni giorno dovrebbe essere il 25 novembre.
Grande successo, interesse ed entusiasmo da parte di tutti gli alunni e i docenti hanno caratterizzato la speciale giornata che si è conclusa con scroscianti e sentiti applausi per i relatori e con l’emozionante proposito della diffusione dei sani principi del rispetto, della costruttività del dialogo, della complicità affettiva e dell’amore.
“Una donna dovrebbe essere due cose: cosa è e cosa vuole”
Coco Chanel
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