“Gestione dei beni confiscati alla mafia”, scuola di legalità al Liceo “Spedalieri” di Catania

“Gestione dei beni confiscati alla mafia”, scuola di legalità al Liceo “Spedalieri” di Catania

CATANIA – Al Liceo classico “Nicola Spedalieri”, istituzione scolastica di antica data e di primissimo piano nella città di Catania, il tema della legalità e del contrasto alla mafia occupa uno spazio importante nel programma educativo-didattico e nei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO).

I giovani studenti, oltre ad essere impegnati quotidianamente nel curriculum didattico disciplinare, prendono parte a diversi progetti che permettono loro di confrontarsi con il mondo civile e istituzionale, e con problematiche di natura economica e sociale, mettendo in pratica competenze acquisite e individuando prospettive future. Uno di questi progetti, in convenzione con l’Associazione AS.A.E.C. – Associazione Antiestorsione di Catania “Libero Grassi”, verte sul tema dei beni confiscati alla mafia, le loro problematiche, modalità di destinazione ad enti ed associazioni, possibili utilizzi a scopi sociali.

Sono coinvolti gli alunni della 3C e della 4C accompagnati dai rispettivi Tutor interni prof.ssa Gaetanella Cannata e prof. Luciano Augusta, e guidati nelle diverse fasi del Progetto dal Dott. Nicola Grassi, Presidente dell’ Associazione AS.A.E.C..

Nell’appuntamento del 19 marzo, introdotto e presieduto dalla Dirigente Dott.ssa Vincenza Ciraldo, il Prof. Maurizio Caserta, ordinario di Economia Politica, ha illustrato agli studenti la problematica dal punto di vista dei meccanismi che veicolano il denaro, movente e fine ultimo della logica mafiosa. A seguire, il Dott. Nicola Grassi, con la proiezione di alcuni video, ha presentato l’esito di una indagine sui beni confiscati alla mafia nella provincia di Catania, mettendo in evidenza le difficoltà ma anche l’iter perché questi beni confiscati vengano restituiti alla comunità attraverso un loro utilizzo ad opera di enti, associazioni, cooperative, organismi di volontariato.

Infine, l’attenzione dei ragazzi è stata calamitata dall’intervento dell’onorevole Claudio Fava, Presidente della Commissione antimafia al Parlamento regionale e sempre in prima linea nel contrasto al fenomeno mafioso. L’onorevole Fava ha anticipato alcuni significativi stralci di un rapporto che la Commissione da lui presieduta ha stilato sull’operato dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. La competenza e la passione espressa dal Dottor Fava ha determinato la massima attenzione dei ragazzi, suscitando una serie di domande pertinenti sull’argomento trattato.

La parte finale del Progetto prevede un’attività di laboratorio nella quale gli studenti elaboreranno un Progetto di gestione di un bene confiscato, strutturandolo in tutte le sue parti.

Una esercitazione… che potrebbe diventare realtà.

Articolo redatto in collaborazione con il Prof. Luciano Augusta