Erasmus+, la “Martoglio” di Belpasso in job shadowing in Romania

BELPASSO – Nell’ambito del progetto Erasmus+, l’Istituto Comprensivo “N. Martoglio” di Belpasso ha partecipato alla sua prima esperienza di job shadowing, ossia una modalità di apprendimento informale durante un periodo lavorativo da svolgere presso una scuola europea, allo scopo di osservarne le modalità di lavoro, acquisire nuove strategie di insegnamento e forme di valutazione e, infine, conoscerne l’organizzazione scolastica.

Grazie alla referente Erasmus+ d’istituto professoressa Tomaselli Laura e alla Dirigente scolastica prof.ssa Anna Spampinato, le docenti prof.ssa Agata Sanfilippo insegnante di lingua inglese e la prof.ssa Elisabetta Caserta insegnante di attività motoria e sostegno, dal 15 al 19 aprile, hanno avuto modo di vivere questa entusiasmante esperienza in un istituto comprensivo rumeno: la “Scoala gimnaziala nr. 1” di Branesti, nei pressi della capitale.

Erasmus+, la “Martoglio” di Belpasso in job shadowing in Romania

Pienamente raggiunti, a detta delle due docenti, gli obiettivi del progetto tra la “Martoglio” e la scuola rumena: confrontarsi e approfondire competenze sul piano didattico, metodologico e organizzativo, scambiare esperienze e buone pratiche, accrescere le conoscenze in ambito europeo.

Le due docenti, accolte calorosamente dalla Responsabile Erasmus e dal Dirigente scolastico, dichiarano di aver subito avvertito un’atmosfera serena e accogliente e di aver notato una particolare cura dei vari ambienti e un’attenzione al benessere dell’intera comunità scolastica. I diversi locali erano ben tenuti, colorati e riccamente addobbati con poster, foto e gadgets dei vari progetti realizzati dalla scuola e non mancavano zone relax dove poter leggere un libro o rilassarsi in attesa dell’inizio delle lezioni.

Si percepiva inoltre, sia da parte degli studenti che dei docenti, un grande senso di appartenenza alla scuola e al territorio ed una stretta osservanza delle regole e dei ruoli.

L’esperienza ha poi rappresentato un’opportunità di full immersion nella didattica della nuova realtà scolastica giacché le due docenti hanno potuto seguire e partecipare alle lezioni di attività motoria e di lingua inglese svolte sia con studenti della primaria che della secondaria di I grado. Di particolare rilievo, sul piano didattico, l’uso di metodologie coinvolgenti come il metodo Boal, e l’educazione positiva, volti a realizzare ambienti di apprendimento gioiosi e costruttivi e a stimolare la cultura dell’inclusione e della cooperazione reciproca.

Grazie al progetto, le due docenti hanno anche potuto approfondire le proprie conoscenze in ambito ICT attraverso la partecipazione ad un workshop sul coding e l’utilizzo di app interattive intuitive e motivanti.

Particolarmente stimolante, sul piano umano, è stato l’incontro con gli studenti della scuola, curiosi di conoscere le due docenti italiane e desiderosi di interagire con loro. L’uso dell’inglese, come lingua veicolare, ha reso possibile conoscersi, scambiarsi informazioni, lavorare insieme e porre le basi magari per un successivo scambio tra i ragazzi delle due scuole.

C’è stata anche, last but not least, l’opportunità di visitare Bucarest e dintorni, di assaggiare le specialità del luogo e di conoscere questa bella terra che si spera di poter visitare nuovamente.

In definitiva – queste le parole delle due docenti – è stata un’esperienza altamente stimolante e positiva che ci ha permesso di crescere professionalmente e umanamente e di poter acquisire pratiche e strategie innovative che certamente condivideremo con i nostri colleghi ed utilizzeremo con i nostri studenti”.

Alcuni scatti

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