“Educare alla cura dell’ambiente”, terzo incontro all’I.I.S. “C. Marchesi” di Mascalucia

“Educare alla cura dell’ambiente”, terzo incontro all’I.I.S. “C. Marchesi” di Mascalucia

MASCALUCIA – Terzo incontro lunedì 17 febbraio all’I.I.S. “C. Marchesi” di Mascalucia (CT) per il progetto Ap04 PTOLISS Namastè / UF 4.2 – Namastè, sul tema “Educare alla cura dell’ambiente: Agenda 2030 ONU, Obiettivi n. 13, 14, 15”, tenuto dal Dott. Luigi Pasotti, agronomo e dirigente dell’Unità operativa S1.1 del Servizio Tutela delle risorse idriche dell’Autorità di Bacino, volontario CO.P.E, moderatrice la prof.ssa Paolina Sferrazza.

L’unità formativa Namastè 4.2 si propone di educare alla pace e all’inclusione multiculturale attraverso l’acquisizione di conoscenze, competenze e abilità che favoriscano la relazione didattica dei docenti, la crescita pro sociale degli studenti e la sperimentazione di forme di cittadinanza attiva di tutte le componenti della scuola e del territorio.

Quest’anno la proposta educativa – spiega il Dirigente scolastico del “C. Marchesi” prof.ssa Lucia Maria Sciutosi basa su alcuni dei 17 Obiettivi di Agenda 2030 ONU e sul Programma di Educazione alla cittadinanza glocale 2019-2021 ‘Io ho cura’ promosso dalle Scuole per la pace e dal Coordinamento nazionale Enti locali per la pace e i diritti umani in collaborazione con le Università di Roma, Padova e Verona: obiettivo la cura di uno sviluppo sostenibile, fondato sul binomio intercultura-sostenibilità per una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo”.

La relazione del dott. Pasotti ha coinvolto docenti e studenti in un percorso di informazione con numerosi spunti di riflessione sugli obiettivi 13, 14 e 15 dell’Agenda 2030 ONU: adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze, conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani e i mari, proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire secondo criteri di sostenibilità le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare il degrado del terreno e fermare la perdita di diversità biologica.

Attraverso giochi di gruppo gli studenti sono stati sensibilizzati, in particolare, sulla limitata biocapacità del pianeta, sull’impronta ecologica sostenibile, su quella reale e sull’overshoot day (giorno in cui si oltrepasserà la biocapacità del pianeta). Temi di scottante attualità che esigono risposte non solo tramite politiche di sviluppo improntate alla sostenibilità ma anche attraverso la presa di coscienza di ciascuno e la scelta consapevole di un differente stile di vita.

Articolo redatto in collaborazione con Mimma Furneri