CATANIA – È arrivato il momento dei saluti per la preside del Wojtyla, Daniela Di Piazza.
“Dal 1 settembre ci saranno per lei nuovi obiettivi, nuovi orizzonti, nuovi traguardi da raggiungere e, ne siamo certi, nuove sfide che la vedranno protagonista. Sentiremo ancora parlare di lei“.
Tutti, i docenti, il personale Ata, ma anche gli studenti, ne sono più che convinti.
Questa la lettera che è stata scritta dagli insegnanti ed è stata letta in occasione dell’ultimo Collegio docenti che si è tenuto al Wojtyla.
“Carissima Preside,
così noi tutti amiamo chiamarla, è giunto il momento di girare l’ultima pagina e chiudere quel meraviglioso libro che è stata la Sua Dirigenza all’IPSSEOA ‘Karol Wojtyla’ di Catania.
Dopo oltre quaranta anni di servizio nelle Istituzioni scolastiche e Università contraddistinti da dedizione e professionalità si conclude la sua brillante carriera.
Tutta la comunità scolastica La ringrazia per aver reso il nostro Istituto cuore pulsante del territorio, fiore all’occhiello della provincia catanese.
Grazie al Suo temperamento vulcanico, alla Sua energia, alla Sua positività che Le hanno suggerito sempre nuove idee e nuove sfide, oggi ereditiamo una scuola all’avanguardia ricca di finanziamenti nazionali ed europei.
Le numerose attività legate a manifestazioni e concorsi che spesso ci hanno visto vincitori ed hanno consentito agli studenti di scoprire i loro talenti e di vivere esperienze uniche come scambi culturali e stage in ogni parte del mondo.
Una scuola in cui i veri protagonisti sono i ragazzi con la loro vitalità, i loro problemi, i loro disagi.
Una scuola inclusiva, attenta ai bisogni di tutti e di ciascuno che ha il compito di educare e di istruire non solo giovani, ma anche adulti e detenuti che desiderano un futuro migliore.
Una scuola aperta al territorio che ha saputo interagire con Associazioni, Istituzioni pubbliche ed Enti privati, Università e Ordini professionali, attivando centinaia di convenzioni per numerose ed efficaci iniziative formative, culturali, sportive e di solidarietà.
Una scuola dinamica, operativa, efficace in cui i docenti sono consapevoli del loro operato, stimolati continuamente dall’inarrestabile carica del Dirigente che ha permesso di raggiungere obiettivi spesso considerati irraggiungibili.
Una scuola dove la porta della Presidenza è stata sempre aperta per accogliere e soprattutto ascoltare e risolvere.
Carissima Preside, le parole sebbene sincere e piene di gratitudine non sono sufficienti per dire tutto il Bene che Lei ha prodotto con il suo ‘speciale’ fare e nel ringraziarLa per tutto ciò Le ricordiamo che questa sarà sempre la Sua scuola, dove lascia un segno indelebile e molti amici che La stimano e La rimpiangeranno in quanto Unica e Inimitabile.
Siamo certi però, che ogni fine rappresenti un nuovo inizio e tutti noi siamo curiosi di scoprire cosa si inventerà per dare sfogo alla sua indomabile ed esplosiva energia. Un unico e grande abbraccio da tutti noi.
Grazie Preside!”.
Una preside che si è adoperata per lo sviluppo di una scuola moderna che coniugasse il rispetto della tradizione con l’apertura alle nuove e mutate esigenze della realtà contemporanea.
Ha sempre pensato che la scuola debba trasmettere alle nuove generazioni la ricchezza della tradizione e utilizzare metodologie consolidate e ancora efficaci, ma abbia anche l’obbligo istituzionale e morale di offrire una formazione aperta a nuovi orizzonti con metodologie innovative, promuovere modelli di apprendimento più rispondenti ai bisogni formativi dei giovani e allo sviluppo di abilità e competenze rispondenti ai nuovi contesti socio-economici, perseguendo sempre e comunque, obiettivi di qualità.
La scuola che sta vivendo una stagione inquieta, di profondi cambiamenti che sono in atto, e altri si profilano all’orizzonte. In questi anni ha raccolto tante sfide, impegnandosi e aprendosi all’Europa, al territorio, agli altri superando chiusure personali o “corporative” e costruendo più comunità educante basata sul confronto, sulla collaborazione e sul rispetto reciproco.
Tutte queste attività spesso hanno richiesto più del normale impegno scolastico e si sono arricchite dei contributi frutto di interessi e passioni personali dei docenti.
“Grazie a coloro che insieme a me, senza guardare troppo l’orologio, hanno contribuito a fare della nostra scuola una scuola speciale, a tutti quelli che hanno collaborato sentendosi parte importante di un sistema che per funzionare ha bisogno del contributo di tutti. A tutti va la mia gratitudine per la fiducia accordatami e per la collaborazione offerta.
Grazie al DSGA, a tutto il personale di segreteria, fatto di persone speciali, degne di un ministero, ad ogni componente del magazzino, cuore pulsante di una scuola come la nostra. Un Grazie speciale a tutto il personale Ata, sempre pronti per ogni occasione.
Un grazie speciale al sig. Piero e al sig. Enzo che si sono cimentati sempre anche in ciò che non era di loro competenza sempre con garbo ed estremo spirito collaborativo e alla sig.ra Pina che ogni giorno mi ha accolta con un sorriso, mi ha coccolata al di la di ogni dovere.
Un particolare apprezzamento va ai docenti che si sono prodigati – e si prodigano – con maggiore energia a portare avanti con passione e professionalità l’importante ruolo che svolgono.
A coloro che accogliendo gli stimoli nuovi, sono anche aperti a sperimentare nuovi percorsi metodologici e didattici capaci di condurre gli alunni al raggiungimento dei traguardi formativi e alla maturazione di profondi valori umani. E infine un grazie speciale alla mia vicepreside e a tutto il mio staff allargato che sa la stima e l’affetto profondo che ci lega.
Passo ora il testimone, con l’auspicio che la scuola possa continuare ad essere punto di riferimento culturale per la nostra comunità, luogo privilegiato di promozione culturale, professionale, sociale ed umana, per gli alunni e per tutti coloro che in essa operano.
Auguro che si sappiano raccogliere e vincere le nuove sfide che le trasformazioni sociali, politiche, culturali e tecnologiche comportano, forti di un patrimonio di esperienze che in questa scuola, in tutti questi anni, si è sedimentato.
Di questa scuola, della ‘mia’ scuola, serberò sempre vivo e affettuoso il ricordo. A voi che rimanete l’impegno di renderla sempre migliore! Rimanete uniti, continuate a crederci perché insieme siete una forza“.
Questo il commiato della preside Daniela Di Piazza che ha festeggiato con tutta la “sua scuola” l’inizio di una nuova avventura, così come lei ama definire questo momento di saluto, tra abbracci, risate, e qualche occhio lucido.
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