Didattica a Distanza e “diversamente abili” all’Istituto “De Felice-Olivetti” di Catania: parole d’ordine “inclusione”

Didattica a Distanza e “diversamente abili” all’Istituto “De Felice-Olivetti” di Catania: parole d’ordine “inclusione”

CATANIA – I docenti di sostegno dell’Istituto “De Felice-Olivetti” del capoluogo etneo osservano, con orgoglio, che i ragazzi “in situazione di svantaggio” hanno partecipato costantemente alla Didattica a Distanza, dimostrando una responsabilità e una maturità lodevoli, tenuto conto soprattutto della loro giovanissima età.

Le criticità iniziali, dovute al venir meno del contatto diretto, della vicinanza fisica, degli sguardi e dell’empatia – tutti aspetti importanti nel rapporto con gli alunni, ma fondamentali nell’interazione con gli allievi disabili – sono state superate con la riprogrammazione dell’attività didattica e, soprattutto, con la collaborazione dei Consigli di classe che, con grande responsabilità e professionalità, si sono attivati per raggiungere tutti gli alunni, superando difficoltà soggettive ed oggettive.

Al fine di tutelare il diritto allo studio di tutti gli studenti, “l’inclusione” è da anni il fiore all’occhiello dell’Istituto “De Felice-Olivetti”, e per minimizzare l’impatto delle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria in atto sui processi di insegnamento-apprendimento – come riferisce la Dirigente, Prof.ssa Anna De Francesco – la Scuola ha colto immediatamente il disagio che avrebbero vissuto gli alunni più “fragili”. Allo scopo di attenuare tale disagio, la dirigenza – in accordo con il Collegio dei Docenti -, ha attivato corsi di formazione rivolti ai docenti curricolari e a quelli di sostegno su tematiche pedagogiche e metodologiche. Tali corsi sono stati indirizzati in particolare all’apprendimento dell’utilizzo di strumenti digitali progettati per essere accessibili al maggior numero possibile di studenti, inclusi quelli con disabilità psicofisiche o con disturbi specifici dell’apprendimento.

Non sappiamo ancora come e se si ritornerà a scuola a settembre – spiega la Dirigente – ma la DAD, che è entrata impetuosamente nella vita scolastica di tutti: docenti, alunni e famiglie, sicuramente sarà parte integrante della metodologia di insegnamento e pertanto dovrà essere opportunamente programmata già ad inizio del prossimo anno scolastico“.