Ciack si gira… all’Istituto “Alberghiero Wojtyla” di Catania sono iniziati i casting per un film

Ciack si gira… all’Istituto “Alberghiero Wojtyla” di Catania sono iniziati i casting per un film

CATANIA – All’Istituto “Alberghiero Wojtyla” di Catania c’è in questi giorni un gran fermento, la ripresa della scuola in presenza ha, non solo riportato gli studenti nelle classi e nei laboratori, ma da qualche giorno sono iniziati i casting per un film.

L’IPSSEOA “Karol Wojtyla” ha partecipato lo scorso anno al progetto finanziato dal Mibact-Cinema per la scuola – I progetti delle e per le scuole – AZIONE A2 “Visioni Fuori-Luogo”, finalizzato alla realizzazione di un film. Il progetto è stato selezionato tra più di 2.000 partecipanti di tutta Italia. Si tratterà di un cortometraggio per la regia di Carlo Lo Giudice. È già iniziato il corso di sceneggiatura, seguito con interesse ed entusiasmo da un gruppo selezionato di studentesse e studenti.

Si tratta adesso di individuare coloro che parteciperanno al corso di recitazione condotto dall’attore Giovanni Calcagno, protagonista del film, per poi affiancarlo durante la fase di riprese. Carlo Lo Giudice, Alessandro Nicolosi, il produttore, da giorni sono in giro per i vari plessi, per visionare e scegliere gli aspiranti attori. Tutti gli incontri, naturalmente, si svolgono in conformità con le direttive legate all’emergenza Covid-19.

In foto da sinistra verso destra Giovanni Calcagno e Carlo Lo Giudice

Le parole del regista Carlo Lo Giudice

L’attività consiste nella realizzazione di un cortometraggio che coinvolgerà gli studenti sia come ideatori
della sceneggiatura, sia come co-realizzatori, sia come attori. È attraverso la comprensione e la introiezione del linguaggio audiovisivo – processo che avviene ai suoi massimi livelli proprio facendo un film – che crediamo possano essere stimolate le giuste emozioni, le successive cognizioni, che ben condivise metteranno le basi per comportamenti virtuosi”, sostiene il regista Carlo Lo Giudice.

La soddisfazione del Dirigente Scolastico, Dott.ssa Di Piazza

La fattibilità dell’iniziativa è praticamente totale visto che disponiamo prima di tutto di un bacino di utenza di alunni molto grande e socialmente variegato, abituato a continui progetti anche di grandi dimensioni, alcuni dei quali legati sia alla tematica che alle discipline che tratteremo in questo progetto; che hanno un rapporto diretto e radicato con il territorio in cui è ambientato il film. Disponiamo poi di diverse sedi che possono ospitare l’iniziativa e con spazi adattabilissimi anche da un punto di vista creativo per la realizzazione del film. Abbiamo anche una rete di partner – con alcuni dei quali abbiamo collaborato anche in precedenti progetti – che si sono messi a disposizione e che coprono i vari aspetti di sviluppo del progetto; dalla facilitazione per le location, ai permessi, all’approfondimento tematico, culturale e informativo, fino alla distribuzione del film finito a livello nazionale e internazionale. Disponiamo di preparatissimi e disponibili docenti avvezzi allo sviluppo sia della parte culturale sia di quella tecnica dei progetti; di una segreteria affiatata e operativa, capillarmente organizzata per lo sviluppo di progetti a tutti i livelli. Infine abbiamo anche adeguati esperti esterni, con curriculum nutriti non solo di titoli culturali e didattici ma anche di una grossa esperienza sul campo come professionisti”, afferma con orgoglio la Dirigente Scolastica Dott.ssa Daniela Di Piazza.

Sia durante i laboratori a scuola che sul set, è prevista la compresenza di un gruppo selezionato di studenti più grandi e formati dell’Accademia di Belle Arti, che permetterà di attivare uno scambio pratico e fruttuoso con gli alunni della scuola, condividendo conoscenze e informazioni che i docenti e gli esperti esterni utilizzeranno come chiave per ottimizzare le esperienze messe in campo. Tutor del progetto è la professoressa Graziella Guerrera che farà da collante tra le professionalità esterne e tutto il contesto scuola.

Le dichiarazioni della Prof.ssa Guerrera

Crediamo fermamente che anche l’impegno in una realizzazione cinematografica e l’apprendimento di un
linguaggio ‘altro’ fatto di rigore, estetica, riflessione, percezione del reale e portatore di messaggi intellettuali ed emozionali, possa contribuire non poco alla crescita personale, professionale e alla cittadinanza attiva degli studenti”, sostiene la Prof.ssa Guerrera.