CATANIA – Un’iniziativa degna di nota quella realizzata negli ultimi mesi ad opera di studenti universitari impegnati nel neo-nato “Laboratorio di Comunicazione dei Beni Archeologici”.
Si tratta di un documentario che verrà presentato martedì 11 novembre alle 17, nella sala C3 del Centro Fieristico Le Ciminiere il cui obiettivo è quello di puntare alla comunicazione e valorizzazione dei beni archeologici catanesi.
In pochi, infatti, sono a conoscenza del fatto che Catania sia la seconda città in Italia, dopo Roma, per numero di monumenti romani. Ciò rende il territorio del capoluogo etneo unico nel generale contesto del bacino del Mediterraneo.
Dalla convinzione che tutela e valorizzazione siano imprescindibili dalla conoscenza, si è voluto intraprendere un percorso formativo avente il duplice obiettivo di introdurre gli studenti alle pratiche di comunicazione dei beni culturali locali e istituire un dialogo costruttivo con gli enti territoriali preposti alla tutela e alla valorizzazione degli stessi.
Per questa ragione i ragazzi iscritti al corso di laurea in Formazione Operatori Turistici del dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Catania(Carlo Carnazza, Valentina Coppola, Rosa Anna Costa Cardone, Giulia Barbara Cappello, Rosa Alba Giada Furnari, Elena Giaquinta, Alessia Ingrao, Gabriella Journey, Rossella Licciardello, Simona Maccarrone, Maria Carmen Mercurio, Giulia Papa, Chiara Russo, Cristina Russo, Jessica Maria Trovato, Agata Zizzo), si sono impegnati per divulgare questa conoscenza.
Alla base del progetto è una convenzione siglata l’anno scorso tra il Parco archeologico Greco Romano di Catania e il dipartimento, allora diretti rispettivamente dalla dott.ssa Maria Grazia Branciforti e dal prof. Dario Palermo, avente come referenti il dott. Fabrizio Nicoletti (Parco archeologico) e la dott.ssa Eleonora Pappalardo (Università di Catania).
Durante l’incontro interverranno figure di spicco in ambito universitario e non, tra cui: il rettore Giacomo Pignataro, il commissario straordinario della Provincia regionale di Catania Giuseppe Romano, il direttore del dipartimento Santo Di Nuovo, il presidente del corso di laurea Emilio Galvagno, la dott.ssa Maria Grazia Branciforti, già direttrice del Parco archeologico Greco Romano di Catania, il prof. Dario Palermo e la dottoressa Eleonora Pappalardo, responsabili del progetto.
È un lavoro che acquisisce grande importanza soprattutto per aver messo insieme il lavoro di tanti giovani come quelli di “Zammù TV”(Sonia Giardina, Salvo Noto, Marco Pirrello e Mauro Sodano), la web TV di Ateneo, che hanno messo in campo le proprie competenze tecniche e professionali. Anche il Museo Storico dello Sbarco in Sicilia 1943, ha messo a disposizione i suoi mezzi a dimostrazione che progetti finalizzati allo sviluppo territoriale costituiscono occasione di cooperazione e sinergia.
La finalità principale è quella di far cimentare gli studenti in esperimenti di pianificazione, progettazione e comunicazione in ambito di turismo archeologico e dalla convinzione che il patrimonio monumentale del territorio catanese debba essere concepito quale importante “risorsa” ai fini dell’incremento turistico nel territorio.
Nel concreto, il documentario racconta la storia di un monumento attraverso voce, suoni e immagini; lo fa “rivivere” svelandone aspetti altrimenti sconosciuti. I destinatari sono diversi: gli operatori del turismo, i visitatori stranieri, i cittadini curiosi e desiderosi di conoscere le bellezze del proprio territorio, ivi compresi i più giovani in età scolare.