Catania, al Convitto Cutelli un seminario sul nuovo sistema di valutazione dei dirigenti scolastici

Catania, al Convitto Cutelli un seminario sul nuovo sistema di valutazione dei dirigenti scolastici

CATANIA – Si è tenuto oggi, sabato 12 aprile 2025, a partire dalle ore 8:30, nell’aula magna “Vaccarini” del Convitto Nazionale “Mario Cutelli” di Catania, il Seminario Provinciale dedicato al tema Il nuovo sistema di valutazione dei Dirigenti Scolastici.

L’iniziativa, organizzata da Or.S.A. – Organizzazione Sindacale Autonoma Scuola Italiana – con il supporto del Convitto Cutelli e del Comitato AN.S.I. Catania, è rivolta ai dirigenti scolastici di ogni ordine e grado.

Un evento pensato per i dirigenti

L’incontro è stato pensato per offrire un momento di confronto e aggiornamento professionale su un tema centrale per la governance scolastica.

I relatori e le personalità presenti

Durante il convegno sono intervenuti in qualità di relatori:

  • Dirigente prof.ssa Carmela Maccarrore, al posto del Prof. Egidio Pagano, presidente ANP Struttura di Catania (assente)
  • Prof. Francesco Pignataro, coordinatore regionale D.S. FLC Cgil

Entrambi hanno offerto il loro contributo tecnico e sindacale sul tema della valutazione della dirigenza scolastica, analizzando anche le implicazioni pratiche e gestionali del nuovo sistema in via di adozione.

Presente anche l’assessore Andrea Guzzardi.

Inoltre, interventi da parte di Monica Insanguine Dirigente Falcone Giarre e Maria Concetta Lazzara, Dirigente I.C. Sante Giuffrida Catania.

A seguire, passa la parola alla Prof.ssa Anna De Francesco del De Felice – Olivetti. E ancora, la Prof.ssa Roberta Ferrante, Dirigente dell’Istituto Superiore Marconi di Vittoria (Ragusa); Prof. Salvatore Impellizzeri, Dirigente Calvino Catania.

Il programma della giornata

Il seminario ha seguito il seguente programma:

  • Ore 8:30 – Iscrizione dei partecipanti
  • Ore 9:30Break caffè e saluti istituzionali della D.S. Spampinato Anna, Convitto Cutelli di Catania, e del Prof. Floriddia Angelo, segretario regionale Or.S.A. Scuola
  • Ore 10:00 – Introduzione e moderazione a cura di Giuseppe Adernò, ex dirigente scolastico
    • Interventi di:
      • Dirigente prof.ssa Carmela Maccarrore
  • Ore 12:30Dibattito e conclusioni a cura dei relatori

L’importanza del confronto per la scuola del futuro

Considerata l’attualità e la rilevanza della tematica, il seminario ha rappresentato un’occasione preziosa per condividere esperienze, dubbi e prospettive su un tema che incide direttamente sull’efficacia della leadership scolastica e sulla qualità dell’offerta formativa.

“Ci sono cose che possiamo mettere in pratica il sistema attraverso il monitoraggio può essere migliorato. Io sono fiduciosa”, ha dichiarato la Dirigente prof.ssa Carmela Maccarrore, nel suo intervento.

Le modifiche

Art. 13 – DL 71/2024
Misure in materia di valutazione dei dirigenti scolastici

  1. All’articolo 25, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, il secondo periodo è sostituito dal seguente:
    “I dirigenti scolastici sono inquadrati in ruoli di dimensione regionale e rispondono, agli effetti dell’articolo 21, in ordine ai risultati, che sono valutati tenuto conto della specificità delle funzioni e sulla base del Sistema nazionale di valutazione dei risultati dei dirigenti scolastici, adottato con decreto del Ministro dell’istruzione e del merito, che stabilisce gli indirizzi per la definizione degli obiettivi strategici volti ad assicurare il buon andamento dell’azione dirigenziale e individua i soggetti che intervengono nella procedura di valutazione, in coerenza con la direttiva generale del Ministro dell’istruzione e del merito, di cui all’articolo 15, comma 2, lettera a), del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150”.
  2. All’articolo 1, comma 94, della legge 13 luglio 2015, n. 107, sono apportate le seguenti modificazioni:
    a) il primo periodo è soppresso;
    b) al secondo periodo, dopo le parole: “la valutazione”, sono inserite le seguenti: “dei dirigenti scolastici”;
    c) al terzo periodo, le parole: “la valutazione dei dirigenti scolastici e” sono soppresse.
  3. Le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 si applicano a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025. Alla relativa attuazione si provvede nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente. Il decreto di cui all’articolo 25, comma 1, secondo periodo, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dal presente articolo, è adottato entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto.

VALUTAZIONE DIRIGENTI SCOLASTICI – L. 107/2015
Art. 93

La valutazione dei dirigenti scolastici è effettuata ai sensi dell’articolo 25, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. Nell’individuazione degli indicatori per la valutazione del dirigente scolastico si tiene conto del contributo del dirigente al perseguimento dei risultati per il miglioramento del servizio scolastico previsti nel rapporto di autovalutazione ai sensi del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, in coerenza con le disposizioni contenute nel decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, e dei seguenti criteri generali:
a) competenze gestionali ed organizzative finalizzate al raggiungimento dei risultati, correttezza, trasparenza, efficienza ed efficacia dell’azione dirigenziale, in relazione agli obiettivi assegnati nell’incarico triennale;
b) valorizzazione dell’impegno e dei meriti professionali del personale dell’istituto, sotto il profilo individuale e negli ambiti collegiali;
c) apprezzamento del proprio operato all’interno della comunità professionale e sociale;
d) contributo al miglioramento del successo formativo e scolastico degli studenti e dei processi organizzativi e didattici, nell’ambito dei sistemi di autovalutazione, valutazione e rendicontazione sociale;
e) direzione unitaria della scuola, promozione della partecipazione e della collaborazione tra le diverse componenti della comunità scolastica, dei rapporti con il contesto sociale e nella rete di scuole.

Come funziona la valutazione dei dirigenti scolastici nel 2025

La nuova impostazione introduce cambiamenti significativi, tra cui:

  • l’attribuzione della retribuzione di risultato esclusivamente sulla base degli esiti della valutazione;
  • un legame diretto tra performance dirigenziale e componente variabile dello stipendio;
  • l’individuazione di obiettivi strategici misurabili e criteri di merito individuale.

In sintesi, la valutazione del dirigente scolastico tiene conto delle specifiche funzioni svolte, utilizzando strumenti e dati provenienti dal sistema informativo ministeriale. Il processo si articola in tre momenti:

  1. Definizione degli obiettivi da parte degli Uffici Scolastici Regionali;
  2. Valutazione della performance a cura dei direttori degli stessi uffici;
  3. Attribuzione della retribuzione di risultato in base agli esiti emersi.

Il decreto che istituzionalizza questo meccanismo è stato firmato dal Ministro Giuseppe Valditara il 22 febbraio 2025. L’urgenza dell’attuazione, in tempi molto ristretti, è dipesa dalla necessità di conformarsi alle indicazioni della Funzione Pubblica, la quale esclude l’erogazione di compensi in assenza di un sistema strutturato di valutazione.

Le linee guida del nuovo sistema

Il decreto del 2025 prevede una griglia di valutazione articolata in quattro aree principali:

  • Gestione e organizzazione della scuola;
  • Sviluppo del personale e delle risorse umane;
  • Analisi e miglioramento della realtà scolastica;
  • Relazioni con il territorio e le istituzioni.

Per ciascuna area sono previsti obiettivi specifici, con un margine di adattamento del 20%. Il raggiungimento di tali obiettivi viene misurato attraverso indicatori e target ben definiti.

Il punteggio assegnato al termine della valutazione è suddiviso come segue:

  • 80-100 punti: eccellente raggiungimento degli obiettivi;
  • 55-79 punti: buono;
  • 31-54 punti: sufficiente;
  • 30 punti o meno: mancato raggiungimento;
  • Fino a 20 punti aggiuntivi: attribuiti su valutazione discrezionale del Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per meriti professionali e organizzativi.

La valutazione si conclude entro dicembre dell’anno scolastico successivo a quello di riferimento, e la retribuzione di risultato viene corrisposta in un’unica soluzione.

Trasparenza e criticità

Per garantire equità e trasparenza, il Ministero ha previsto la possibilità di contraddittorio per i dirigenti coinvolti e la costituzione di un organismo di garanzia incaricato di vigilare sull’oggettività delle valutazioni.

Tuttavia, non mancano le critiche, soprattutto da parte dei sindacati. Questi ultimi temono che il nuovo sistema, invece di valorizzare il lavoro dei dirigenti scolastici, rischi di generare competizione interna e un controllo eccessivamente stringente sulla loro attività quotidiana.

Le foto del seminario