BRONTE – Ancora una volta l’Istituto Superiore “Benedetto Radice” di Bronte sul podio: terzi classificati al Concorso nazionale “I futuri Geometri progettano l’accessibilità“, categoria “Spazi urbani: percorsi o aree pedonali, piazze, aree verdi e viabilità”.
L’Istituto ha infatti partecipato alla IX edizione del Concorso Nazionale “I futuri geometri progettano l’accessibilità”, bandito da FIABA Onlus e il CNGeGL – Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, con l’obiettivo di premiare i migliori progetti di abbattimento di barriere architettoniche nel costruito e stimolare un processo di ricerca e azione utile per formare alunni e docenti sul tema dell’accessibilità globale, con l’intento di abbattere tutte le barriere, da quelle architettoniche a quelle culturali, che precludono la possibilità di godere e vivere l’ambiente e gli spazi urbani.
Un gruppo di progetto costituito da alcuni studenti del triennio CAT (Costruzione Ambiente e Territorio), sapientemente guidati dai professori Salvatore Di Dio Romano, Ugo Modica e Giuseppe D’Amico, hanno progettato la riqualificazione di una piazza di Bronte antistante alla Chiesa e al Convento dei Frati Francescani, Piazza Cappuccini, rendendola accessibile ai diversamente abili ma anche agli anziani e progettando percorsi tattili per i non vedenti.
Per il rilievo plani-altimetrico della piazza sono stati utilizzate tre metodologie: trilaterazione, mediante rullina, triplometro e doppio metro; intersezione in avanti, mediante due teodoliti Leica Builder, con restituzione delle coordinate in Fogli di Google; laser scanner Trimble X7, messo gentilmente a disposizione dalla Trimble Sicilia.
Per la Dirigente scolastica, Maria Pia Calanna, “il concorso di idee è stata l’occasione di uscire ‘sul campo’ dopo l’emergenza COVID-19, con il desiderio di realizzare qualcosa di utile per la collettività, in un luogo-simbolo di Bronte, importante per storia e cultura locali. Gli studenti hanno avuto modo di trasferire in situazione le competenze acquisite e si sono sensibilizzati sul tema dell’accessibilità e dell’abbattimento delle barriere architettoniche come stimolo per una progettazione innovativa, una ‘progettazione per tutti’, finalizzata all’inclusione sociale e all’uguaglianza nel rispetto della diversità umana. L’augurio è che l’iniziativa produca effetti positivi indiretti sul territorio: gli elaborati progettuali realizzati saranno messi a disposizione dell’amministrazione locale che ne potrà disporre per migliorare la fruibilità del territorio”.
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