Bronte, 12 genitori denunciati per il reato di evasione scolastica

BRONTE – Evasione scolastica favorita dai genitori. Il forte segnale d’allarme arriva dal territorio della patria del pistacchio. Secondo le indagini dei carabinieri svolte lungo tutto l’ultimo anno pare, infatti, che siano 12 i genitori che abbiano commesso il reato di inosservanza continuata dell’obbligo di istruzione relativa ai propri figli minorenni.

Per tale ragione i carabinieri hanno denunciato i responsabili che hanno procurato l’evasione scolastica di 15 studenti. 

L’attenzione dei militari si è concentrata sugli istituti di istruzione primaria e secondaria. Il fenomeno si è verificato nonostante la “legge quadro in materia di riordino dei cicli d’istruzione” abbia imposto l’obbligo dell’istruzione fino al quindicesimo anno d’età, soprattutto negli ambienti rurali ed in contesti familiari impoveriti dall’attuale crisi economica, dove i minori vengono avviati ad attività lavorative in nero.

I genitori, dell’età compresa tra i 35 ed i 50 anni, sono generalmente operai, braccianti agricoli, carpentieri, disoccupati, casalinghe, collaboratrici domestiche, e il loro livello di istruzione non va oltre il diploma di scuola media inferiore. Gli indagati sono tutti italiani, escluso un genitore rumeno.

Restano in ogni caso i ragazzi le prime persone da tutelare, per tale ragione i futuri controlli verranno svolti senza soluzione di continuita per cercare di contenere il grave fenomeno sociale che rischia di non dare un futuro a questi ragazzi.