CATANIA – La scuola, tra l’altro, è accoglienza, inclusione e gioia. Ieri, questi tre elementi si sono felicemente combinati insieme nel corso della manifestazione organizzata dall’associazione no profit “Child First”, dal Comitato Imprenditoria Femminile di Confindustria Catania e dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Catania che ha visto uniti in un momento di festa e condivisione tutti i ragazzi delle classi frequentate da bambine e bambini ucraini, attualmente ospiti di alcune scuole catanesi.
Convenuti presso la corte “Mariella Lo Giudice” di Palazzo della Cultura, gli alunni e i loro insegnanti sono stati accolti, tra gli altri, dal neo assessore all’istruzione, prof.ssa Cinzia Torrisi, dall’ex assessore al ramo, dall’avv. Ilaria Spoto Puleo, brand ambassador di
“Child First” e dal prof. Enrico Parano (IRIB CNR Catania), presente in veste di consigliere medico scientifico dell’associazione.
Un breve saluto e la consegna di una targa ricordo alle scuole partecipanti e, quindi, giochi, balli, esibizioni che, in una cornice dominata dai colori giallo e azzurro della bandiera ucraina, hanno regalato, come dichiarato dalla presidente di “Child First”, Teresa Parano, una giornata di pura gioia a tutti i bambini, in particolar modo ai piccoli ucraini, “anche con l’obiettivo di lasciare loro un ricordo sereno dell’esperienza scolastica nella nostra città”.
Tra i momenti di maggiore coinvolgimento, la realizzazione di un murale sul quale gli alunni, senza distinzioni di età e provenienza, hanno voluto lasciare una firma, un ricordo, un pensiero, tutti ispirati al tema della pace e della fratellanza tra gli uomini. E di pace ha parlato anche T., un piccolo studente ucraino che, costretto a lasciare il proprio paese colpito dalla guerra, da oltre due mesi frequenta la prima media presso la Scuola Secondaria di primo grado “Quirino Maiorana”.
Le sue parole e il suo volto sorridente riempiono il cuore e fanno capire che il suo inserimento, per quanto improvviso, si è realizzato nella migliore maniera possibile: a lui, grande appassionato di calcio, i compagni per l’occasione hanno regalato una maglietta della squadra del Catania con la speranza che presto potrà indossarla sui campetti del suo paese, ormai pacificato, e con la certezza che il calore e l’amicizia della nostra città gli rimarrà sempre nel cuore.
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