Applausi per lo Spedalieri di Catania, all’Auditorium San Luigi Gonzaga l’opera “In questo mondo di pazzi”

CATANIA – Applausi e grande soddisfazione per gli studenti del LC N. Spedalieri, che il 25 maggio scorso hanno rappresentato all’Auditorium San Luigi Gonzaga di Catania il testo teatrale “In questo mondo di pazzi, prodotto finale del progetto PON 2014-2020: Inclusione Sociale e lotta al disagio,2a edizione”. “Laboratorio di movimento, animazione corporea, drammatizzazione e Spettacolo teatrale.

La Dirigente Scolastica, Prof.ssa Vincenza Biagia Ciraldo, ha espresso parole di apprezzamento nei confronti dei giovanissimi studenti-attori dello storico laboratorio teatrale del liceo catanese, che hanno rappresentato in tre repliche: Per i ragazzi della nostra scuola, lesperienza del fareteatro significa poter esprimere le emozioni più spontanee ed è commovente partecipare al loro successo e alla loro gioia.

Il testo rappresentato, liberamente ispirato alla commedia napoletana di Edoardo Scarpetta e al celeberrimo film del 1954, Il medico dei pazzi, con il grande Totò, invita alla riflessione con brillante e ironica leggerezza: Ciccillo, impenitente e galante seduttore, mente ai parenti che lo mantengono agli studi di Medicina a Napoli, dove in realtà si dà alla bella vita, e si finge il medico di una clinica di pazzi. Ma i nodi verranno al pettine quando gli zii ricchissimi dal paese andranno a trovare a sorpresa lamato nipote, per congratularsi dei suoi successi.

La Prof.ssa M.F.Florio-Tutor del progetto PON– spiega le motivazioni che hanno condotto alla realizzazione del progetto: Alla fine di un percorso così intenso come quello legato alla rappresentazione scenica di un testo teatrale, i ragazzi apprendono a collaborare tra loro e con gli adulti per realizzare qualcosa di bello e di grandioso, suscitando emozioni, divertendo e divertendosi, per comunicare messaggi positivi di fiducia nelle proprie capacità: linteriorità è ricchezza, e tutti noi abbiamo il diritto, ma anche il dovere, di difendere i nostri sogni e di realizzarli. Il teatro dei tempi del Covid è qualcosa che speriamo di lasciarci presto alle spalle: coordinare lattività è stato problematico sotto molteplici punti di vista, considerata la continua circolazione del virus anche fra la popolazione studentesca. In questi anni, la pandemia ha interrotto la comunicazione umana, ha lasciato un vuoto emotivo da colmare, ha inibito la fiducia nellaltro e rattristato e impoverito tutte le relazioni umane. Sentivamo il bisogno di riaffermare in teatro i valori della socialità e di tornare a sorridere con un testo intelligente e che facesse riflettere con pensosa leggerezza, donando a tutti momenti di piacevolezza. Agli studenti e alle studentesse del nostro gruppo teatrale, per la prima volta sul palco e alle prese con il genere comico della commedia degli equivoci, va il riconoscimento dei meriti, perché hanno intuito la nostra idea e lhanno messa in pratica, comprendendo alla fine le regole del giocodel teatro, che in realtà è qualcosa di molto serio e ha a che fare con la vita e con la disciplina. Alle Esperte, che da molti decenni ormai collaborano con la scuola, e che non finiremo mai di ringraziare per il contributo di serietà e di formazione culturale, vanno la nostra stima e la nostra riconoscenza: Marika Russo, una vita per la scuola e per il teatro, regista eclettica e inossidabile, rigorosa autrice dei testi, pontedi generazioni di studenti e di studentesse da lei addestrate allironia e al gusto per linvenzione scenica; Sandra Barbagallo e Marta Blandini, che curano il Laboratorio di movimento, il training dellattore e le coreografie dello spettacolo con sensibilità e particolare attenzione alle fragilità degli studenti-attori adolescenti, al rafforzamento dellautostima e alla comprensione ed espressione dei propri bisogni; e Michela Fecarotta, fantasiosa ideatrice dei costumi di scena e supporto indispensabile del gruppo di lavoro dietro le quinte. Sono vere professioniste e donne di grande temperamento e creatività. È sempre un grande onore e una fortuna potersi confrontare con la loro ricca e profonda esperienza.

Il teatro emoziona e rapisce, grazie alle sue luci e grazie alle note di quelle musiche che hanno fatto sognare i non più giovanissimi e riescono ancora a coinvolgere meravigliosamente nel nostro tempo. Ancora una volta si ripete la magia: i ragazzi dimostrano coraggio e danno il massimo con fierezza e orgoglio. Hanno imparato la lezione e ormai non potranno più essere le stesse persone di prima, dopotutto. Il Teatro, metafora della Vita, trasforma tutti, grandi e piccoli. E va bene così! Era proprio quello che desideravamo in fondo al nostro cuore, conclude la Tutor del progetto PON.

Protagonisti assoluti dellavventura sono i magnifici studenti del progetto PON: Sofia Conti (Piera), Mariapia Laneri (Fiamma/Margherita), Angelo Giannitto (il Maggiore), Giuseppe Tobia Di Tommaso (Gennarino), Alice Pellegrino (Jesabel), Maria Giannitto (Felicetta), Ciccillo (Marcello Occhipinti), Sofia Fisicaro (Michela), Giulia Maugeri (Amalia), Flavia DArrigo (Stellina), Gaia Fichera (Concetta), Dario Vittorio (Fortunato), Eleonora Garra (Celestina). Assente purtroppo per Covid la carissima Martina Zanti (Fiamma), che ha partecipato al progetto PON.

Sul palco, le ex allieve Greta Di Fede e Barbara Giummarresi, insieme a Lucia Lo Vecchio (trucco e parrucco). In sala, oltre che la D.S., lintera comunità scolastica: il pubblico degli studenti, i docenti, il personale ATA, la D.S.G.A., Dott.ssa Giuseppina Fichera, le famiglie degli studenti partecipanti e i referenti degli Enti che hanno collaborato allo svolgimento dellattività: il Centro Studi W. Reich, i tecnici e il personale dellAuditorium San Luigi Gonzaga e dellAssociazione culturale Ouroboros, la Fondazione Marco Montalbano, lAssociazione culturale Filellenia.