All’IC “G. Fava” di Mascalucia il seminario “Navigazione consapevole – educare non vietare”, vertente sui rischi di Internet

All’IC “G. Fava” di Mascalucia il seminario “Navigazione consapevole – educare non vietare”, vertente sui rischi di Internet

MASCALUCIA – Il livello di allarme sociale dato dai fenomeni bullismo e cyberbullismo associato ai rischi di Internet in continua escalation, impongono la necessità di porre in atto prassi, modelli educativi e attività di prevenzione svolti in forma sinergica e collaborativa da parte di Enti Istituzionali, Associazioni del settore, forze dell’ordine con famiglie e comunità scolastiche.

Odiernamente, proprio perché tali fenomeni hanno acquisito nuovi elementi estremamente pericolosi, riconducibili alle potenzialità offerte dalle strumentazioni tecnologiche, frutto dell’attuale cultura globale in cui cellulari e social network sono sempre più vissuti e utilizzati come delle vere e proprie estensioni del sé anche da bambini in tenera età, risulta necessario agire, cercando quanto più possibile di favorire una cultura digitale che coinvolga non solo i ragazzi ma anche i genitori (primo modello sociale) per un uso consapevole e responsabile del cellulare e dei social network.

Impegno educativo assunto con grande senso di responsabilità dall’Istituto Comprensivo Giuseppe Fava di Mascalucia, guidato dal Dirigente Scolastico prof.ssa Viviana Ardica che da sempre ha posto in pratica interventi educativi atti alla prevenzione di tali fenomeni, coinvolgendo alunni e genitori in attività propedeutiche, mirate a prender coscienza del problema e del suo contrasto.

Anche quest’anno martedì 15 febbraio l’Istituto Fava ha promosso un seminario in videoconferenza rivolto a docenti e genitori dal titolo “Navigazione consapevole. Educare non vietare” condotto dal Dott. Salvo Troina, già sovrintendente capo della polizia postale e vice presidente dell’associazione Giustizia e Pace.

Un progetto di informazione e prevenzione allestito dallo stesso Dott. Troina, condiviso dal Comune di Catania e sostenuto dalla dott.ssa Barbara Mirabella, assessore alla pubblica istruzione e dalla dott.ssa Giusy Balsamo, titolare delle politiche scolastiche presso il Comune di Catania. Coinvolgente ed incisivo l’intervento del relatore che dopo aver posto inizialmente l’attenzione sul tema del pericolo dell’”incomunicabilità” fra genitori e figli rievocando le parole di Papa Francesco nella proiezione di un video, ha illustrato ai presenti, step by step, i vari pericoli nei quali i giovani possono imbattersi attraverso una navigazione in rete non oculata e soprattutto non controllata dagli adulti, spesso poco attenti a cambiamenti comportamentali, frequentemente ignari dei pericoli della rete o troppo fiduciosi sul corretto utilizzo di smartphone e pc da parte dei figli.

Dopo aver posto l’attenzione sul furto di account riconosciuto dal codice penale all’articolo 494, il Dott. Troina ha presentato in modo chiaro e pregnante i vari argomenti riferiti al bullismo-cyberbullismo (con riferimento alla Legge 71/17,) ai social ai gruppi WhatsApp, alle chat, spiegandoli ed analizzandoli ciascuno con cura ed attenzione, sottolineandone gli elementi di pericolosità e fornendo al contempo consigli e corretta modalità d’uso.

Particolare attenzione è stata posta dal relatore nella trattazione di temi inerenti il dark web, il Youtube kids (che per quanto riferito ai bambini presenta il suo lato oscuro in quanto può rintracciarsi in esso l’elsagate ossia la presenza di contenuti sicuramente non adatti ad utenti giovanissimi e tali da provocare turbe psicologiche), sul fenomeno del gioco social Jonathan Galindo particolarmente pericoloso.

Il Dott. Troina ha di seguito introdotto nel suo intervento le tematiche legate ai pericoli dati dal sexting, dal grooming dai net gaming, dal body shaming, fenomeni questi sempre più diffusi tra i giovanissimi, senza tralasciare di porre in evidenza la tematica hikikomori, una sindrome data dalla dipendenza del web e che provoca nei giovani una condizione di estremo isolamento sociale.

Dopo essersi soffermato su il social Tik Tok che contiene le cosiddette challenge ossia sfide a volte pericolosissime che vengono lanciate sui social allo scopo di essere diffuse e diventare virali il Dott. Troina, dopo aver fornito modelli di controllo, ha concluso il suo intervento consigliando l’uso dell’applicazione You Pol della polizia postale attraverso la quale si possono inviare anche in anonimato segnalazioni (video, audio, immagini) relative a episodi di bullismo, spaccio ed altro dando la possibilità alle forze dell’ordine, in modalità geolocalizzata di conoscere in tempo reale il luogo e i dettagli degli eventi.

Particolarmente attenti i partecipanti che dopo aver seguito con vivo interesse hanno posto domande al relatore sui contenuti trattati ricevendo risposte esaurienti. Sentiti i ringraziamenti presentati dalla Dirigente Ardica al dott Troina anche a nome dei docenti e dei genitori presenti al seminario.