ADRANO – Il 27 gennaio in tutto il mondo si celebra la Giornata della Memoria in ricordo delle vittime dell’olocausto. Quest’anno, l’Istituto Comprensivo “Don A. La Mela” di Adrano – plesso “Mazzini”, da sempre sensibile alle tematiche che riguardano la salvaguardia dei diritti umani, ha scelto di commemorare questa giornata in un modo più originale, ovvero con la realizzazione di un cortometraggio in cui fossero protagonisti assoluti i ragazzi della scuola, testimoni del nostro tempo, che sono stati gli sceneggiatori, gli attori protagonisti, i narratori, nonché i grafici, anche i musicisti e gli interpreti della coreografia iniziale e finale.
L’idea del cortometraggio è nata da un suggerimento del Dirigente Scolastico prof.ssa M. Tiziana Baratta, che desiderava un lavoro originale e innovativo e ha, dunque, incaricato il Dipartimento di lettere di occuparsi del progetto. I docenti Tiziana Cavallaro, Clara Valeria Neri, Salvatore Palermo e Valeria Pirronello, che hanno accolto la sfida di realizzare, con entusiasmo e fattiva collaborazione, in pochissimi giorni, un cortometraggio sul tema della Memoria, coinvolgendo le classi 1^D, 2^B, 2^D, 3^C e 3^G dell’ istituto.
La prof.ssa Agata Privitera docente di musica, ha diretto gli allievi del gruppo musicale che si sono esibiti sul brano tratto dall’omonimo film Schindler’s List.
L’intento è stato quello di partire dal passato per riflettere sul presente, attualizzando una materia storica che non può lasciare indifferenti per la sua tragicità, come non possono lasciarci indifferenti ancora oggi le continue violazioni della dignità umana che le tante guerre e le emarginazioni che continuano purtroppo a perpetrare. E per i docenti dell’I.C. “La Mela-Mazzini”, l’attualità è quella delle classi dove i ragazzi, attraverso la lettura dei testi e il dibattito, formano il loro pensiero critico e diventano strumenti di rinnovamento autentico della società.
Per questo motivo il cortometraggio, di circa 10 minuti, inizia da una classe di alunni bendati, perché inconsapevoli delle atrocità avvenute durante la Shoah. Questi alunni, su invito della loro insegnante, iniziano un viaggio nella “memoria” che, attraverso la lettura di alcuni romanzi e la realizzazione di elaborati grafici, li porterà ad acquisire consapevolezza di ciò che è stato e che non dovrà mai più accadere.
Così gli alunni aprono gli occhi e notano le incongruenze di una società che è ancora fatta di barriere e discriminazioni e si chiedono se mai queste potranno essere abbattute. Non a caso il ragazzo che si incammina lungo il sentiero alberato con una valigia in mano, simbolo di chi parte per una destinazione sconosciuta con mille incertezze e preoccupazioni, senza abbandonare, però, la speranza, è interpretato da un alunno straniero che è stato accolto quest’anno dalla scuola. Una sintesi ricca di immagini, anche di spezzoni di film e movie originali dell’epoca. Un lavoro svolto davvero con eccellenza mista alla genialità.
Alla fine del corto, coreograficamente, gli alunni si dispongono a formare una stella di David, indossando tutti una cromatica maglietta gialla, come la farfalla che vola sopra i fili spinati, che vuole rimanere impressa negli occhi e nella mente di chi guarda, una stella che si dissolve e si ricompone nella parola MEMORIA. Una memoria viva, colorata, che si muove perché è fatta di ragazzi che non vogliono più ripetere gli errori del passato. In quei 10 minuti c’è tutta una metafora evocativa che raggiunge il cuore e la mente della gente.
La Dirigente ha così commentato la giornata e i lavori che hanno portato a questi risultati: “Abbiamo voluto imprimere un messaggio forte, veicolato in modo diverso, con l’utilizzo delle nuove tecnologie e le risorse in dotazione, ma altrettanto significativo: mai dimenticare, la nostra ricchezza è proprio la diversità: ognuno è unico e diverso e proprio per questo è speciale, al di là della razza, del sesso, del colore dei capelli. Vorrei, altresì, ringraziare tutti coloro che si sono adoperati a realizzare questo video ché rimarrà anche nella memoria del nostro istituto. Questo è il nostro metodo di fare scuola”.
Le immagini video del cortometraggio