All’I.C. “Cavour” di Catania incontro con l’autore Dino Ticli

CATANIA – Con i bambini delle classi terze primaria si è tenuto il 27 febbraio scorso, nel Plesso di via Pantano, il secondo incontro con lo scrittore Dino Ticli. Alla presenza della Dirigente Scolastica Maria Gabriella Capodicasa dell’I.C. “Cavour” di Catania, e dei docenti delle classi, l’autore ha presentato il suo libro “Il dono di Neanderthal. Un racconto per ragazzi che narra la storia dell’incontro tra due bambini Sapiens e uno di Neanderthal.

Prendendo spunto dalla storia l’autore ha parlato delle recenti scoperte in ambito archeologico, antropologico e genetico sugli uomini primitivi, vissuti nell’età della pietra, descrivendo differenze e somiglianze tra le due specie. L’autore, in particolare, ha evidenziato come sin da allora l’uomo avesse una propensione all’arte e alla bellezza.

Numerose sono le grotte in cui compaiono litografie, si passa dalle semplici mani impresse sulla pietra a sofisticati disegni di animali, e scene di caccia. In alcune grotte, perché conservati meglio, sono stati inoltre ritrovati strumenti musicali fatti con pietre come il litofono ed altri fatti con le ossa di animali, come un flauto, simile, anche come suono, ad un flauto dolce moderno.

Sia i Neanderthal che i Sapiens, soprattutto gli uomini, amavano abbellire il proprio corpo con oggetti come collane, bracciali e orecchini fatti con conchiglie, pietre colorate e poi piume di uccelli e si pensa che si tatuassero a scopo decorativo e rituale.

I ragazzi hanno partecipato alla presentazione con attenzione e curiosità e, sollecitati dall’autore, hanno cercato di dare una loro spiegazione alle domande poste e sono stati indirizzati dallo stesso verso la corretta soluzione.

Al termine della lezione Dino Ticli ha soddisfatto la curiosità dei ragazzi rispondendo ai numerosi quesiti.

Il racconto ha un significato sociale e morale sottolineando che la diversità, sia di specie (Sapiens o Neanderthal) o di semplice colorazione della pelle(bianchi e neri), porta sempre un arricchimento per tutti, sia che si tratti di differenza di specie che di colore della pelle. In questo racconto i due bambini si scambiano conoscenze e capacità. Il Sapiens insegna al Neanderthal a disegnare e quest’ultimo al primo a suonare.

Entusiasmo ed interesse hanno caratterizzato l’incontro organizzato dall’Ins. Chiara Floresta, referente del progetto “Ch’e’ bello leggere”.

Redazione

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