CATANIA – Grande successo al Cortile Platamone per “IN-VERSUS – Anime in guerra”, balletto a cura del Liceo Coreutico “Angelo Musco” di Catania che ha colpito il pubblico per la grande professionalità e per le forti emozioni che ha saputo trasmettere.
Si tratta di uno spettacolo coreografico inedito pensato e ideato per gli alunni del Liceo coreutico che, attraverso i diversi stili compositivi dei quattro docenti di danza che ne hanno curato la messinscena (Fabiana De Luca, Fia DiStefano, Flaminio Galluzzo e Alessandro Giambirtone), affronta il sempre attuale, purtroppo oggi più che mai, tema della guerra.
L’ideazione e la drammaturgia coreografica sono a cura di Alessandro Giambirtone. Utilizzando il linguaggio della danza e della poesia, i versi presi in prestito da importanti poeti del Novecento, interpretati dalla voce fuori campo di Luciano Fioretto, si intrecciano senza soluzione di continuità alle varie coreografie create sulle grandiose musiche di Gustav Mahler, traducendo la parola in gesto e viceversa.
Non volendo specificatamente descrivere in maniera didascalica alcun evento storico preciso, la prima parte di “IN-VERSUS” vuole rappresentare, attraverso una narrazione snella e priva di linguaggio pantomimico, alcune tra le possibili situazioni dell’essere umano che si trova in condizione di guerra, da chi ne prende parte in maniera attiva a chi invece la subisce.
Ma la guerra non è soltanto il conflitto armato. Senza esprimere giudizi, la parte seconda del balletto vuole indagare e rappresentare alcuni aspetti della guerra personale e dei conflitti interiori che ognuno di noi combatte dentro se stesso, suggerendo all’attenzione dello spettatore alcuni spunti di riflessione su delicate tematiche come la lotta per l’affermazione della propria identità, la lotta per la libertà personale, la lotta spirituale o la lotta contro la malattia.
Esistono guerre che si vincono, guerre che si perdono, guerre senza vincitori né vinti. Ogni guerra porta con sé profondi cambiamenti. Ciò che “IN-VERSUS, Anime in guerra” cerca di raccontare è che la cultura, l’arte e la bellezza sono le armi più potenti che l’essere umano ha a disposizione, le sole armi che dovremmo utilizzare per combattere con l’obiettivo di costruire un futuro più luminoso.
Alla fine dello spettacolo è intervenuta la Dirigente Reggente prof.ssa Elisa Colella: “La scuola è questa: quella che avete visto oggi, quella che rappresenta la letteratura attraverso la danza, quella che rappresenta l’amore, la pace, l’avversione alla guerra attraverso la musica, quello che i nostri giovani riescono a rappresentare come speranza nel futuro. E la speranza nel futuro loro la possiedono tutta e questa loro gioia è proprio la chiave della speranza nel futuro…”.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Catania.
Le scenografie sono state curate dalle professoresse Lucrezia Ciuro e Myriam Scarpa, e dagli alunni delle classi 2 e 3 A del Liceo Artistico.