Al “Nicola Spedalieri” concorso nazionale di poesia: “Una parola può far fiorire il mondo”

Al “Nicola Spedalieri” concorso nazionale di poesia: “Una parola può far fiorire il mondo”

L’idea di un laboratorio di poesia nasce nel Liceo Spedalieri nella metà degli anni ottanta, grazie alla sensibilità della professoressa Sebastiana Cocuzza Ferlito e al successivo sostegno e incoraggiamento del Preside Alfio Pennisi e del professor Giuseppe Di Stefano.

L’esperienza, apprezzata per le notevoli ricadute formative e culturali, viene trasformata nel progetto di un vero concorso di poesia all’inizio degli anni Novanta.

Il concorso è diventato nel tempo una delle attività istituzionali della scuola.

Sono previste due differenti tipologie di elaborato a scelta del concorrente.

Tipologia A: testo poetico liberamente ispirato al tema del concorso che suggerisce la riflessione sulla  parola poetica come modalità conoscitiva della realtà e sguardo creativo per ridisegnare, in un mondo gravato da problemi, orizzonti di speranza.

Tipologia B: traduzione poetica in lingua italiana di un testo in lingua inglese (allegato A del bando).

Siamo convinti inoltre che la cosiddetta “questione educativa” dei nostri tempi si giochi, prevalentemente se non del tutto, nella possibilità di ridare senso  e spessore alle parole, di raccontare e di raccontarsi, di ascoltare  e di dialogare, di riflettere e di domandare, così come la poesia di ogni tempo ci ha insegnato a fare.

Questa valenza formativa ci ha spinto ad estendere a livello nazionale il concorso, sostenuto  dai patrocini del Centro di poesia contemporanea di Catania, del Comune di Catania, del Disum e della Società Dante Alighieri di Catania.