L’idea di un laboratorio di poesia nasce nel Liceo Spedalieri nella metà degli anni ottanta, grazie alla sensibilità della professoressa Sebastiana Cocuzza Ferlito e al successivo sostegno e incoraggiamento del Preside Alfio Pennisi e del professor Giuseppe Di Stefano.
L’esperienza, apprezzata per le notevoli ricadute formative e culturali, viene trasformata nel progetto di un vero concorso di poesia all’inizio degli anni Novanta.
Il concorso è diventato nel tempo una delle attività istituzionali della scuola.
Sono previste due differenti tipologie di elaborato a scelta del concorrente.
Tipologia A: testo poetico liberamente ispirato al tema del concorso che suggerisce la riflessione sulla parola poetica come modalità conoscitiva della realtà e sguardo creativo per ridisegnare, in un mondo gravato da problemi, orizzonti di speranza.
Tipologia B: traduzione poetica in lingua italiana di un testo in lingua inglese (allegato A del bando).
Siamo convinti inoltre che la cosiddetta “questione educativa” dei nostri tempi si giochi, prevalentemente se non del tutto, nella possibilità di ridare senso e spessore alle parole, di raccontare e di raccontarsi, di ascoltare e di dialogare, di riflettere e di domandare, così come la poesia di ogni tempo ci ha insegnato a fare.
Questa valenza formativa ci ha spinto ad estendere a livello nazionale il concorso, sostenuto dai patrocini del Centro di poesia contemporanea di Catania, del Comune di Catania, del Disum e della Società Dante Alighieri di Catania.