CATANIA – Martedì 29 aprile, presso il Liceo Classico “Nicola Spedalieri” di Catania, si è tenuto un convegno di forte impatto sociale sul tema della tratta degli esseri umani, organizzato dall’Associazione Nazionale Antimafia “Alfredo Agosta”. Un appuntamento significativo per approfondire un fenomeno drammaticamente attuale e ancora troppo spesso ignorato, nonostante sia radicato anche nel nostro territorio.
Dopo i saluti istituzionali della dirigente scolastica, prof.ssa Vincenza Biagia Ciraldo, e dell’avvocato Vincenzo Ragazzi, che ha illustrato le finalità e le attività dell’associazione “Alfredo Agosta”, sono intervenute due relatrici d’eccezione: il Sostituto Procuratore della Repubblica di Catania, dott.ssa Lina Trovato, e il Vicequestore della Polizia di Stato, dott.ssa Cristina Fatuzzo.
Le due ospiti hanno analizzato con rigore e sensibilità il fenomeno della tratta, illustrando agli studenti come questo crimine rappresenti una grave violazione dei diritti umani fondamentali. Hanno condiviso testimonianze reali di giovani donne, spesso provenienti da contesti di estrema povertà, cadute nelle mani di reti criminali e sfruttate, in particolare, attraverso la prostituzione. Racconti toccanti, resi ancora più drammatici dal fatto che le vittime, soggette a vincoli psicologici, riti magici o debiti insostenibili, raramente si percepiscono come tali.
Nel corso dell’incontro, è stato evidenziato come la tratta non sia un fenomeno remoto o circoscritto ad altri Paesi, ma una realtà presente anche nel quotidiano: dietro un prodotto agricolo a basso costo o al personale sfruttato in alcuni locali pubblici, si possono celare storie di abuso e schiavitù moderna.
Il convegno si inserisce nell’attività di sensibilizzazione dell’associazione “Alfredo Agosta”, dedicata alla memoria del maresciallo dei Carabinieri ucciso dalla mafia nel 1982. L’associazione è promotrice di quattro Osservatori tematici che si occupano di criminalità organizzata, reati ambientali, trasparenza amministrativa e diritti umani.
Gli studenti dello Spedalieri hanno seguito l’incontro con attenzione e partecipazione emotiva, ponendo domande e riflettendo su una realtà complessa e dolorosa, ma fondamentale da conoscere. L’iniziativa ha rappresentato un importante momento formativo, contribuendo alla crescita civile e morale di futuri cittadini consapevoli.